GENOVA - È attesa per la giornata di domani, mercoledì 18 ottobre, tra le 5 e le 7, nel molo Doria Ponente la ong Geo Barents con a bordo 63 migranti. Tra loro ci sono 3 o 4 donne e una decina di minori di cui ancora non si conosce l'età. Si tratta nella maggior parte dei casi di minori non accompagnati.
Durante la fase di sbarco sarà presente un percorso segnalato dove le persone verranno identificate con un braccialetto e avviate verso l'area igienico/sanitaria, con annessa visita medica.
La Protezione civile del comune di Genova provvede a fornire accoglienza e assistenza alle persone con abiti e pasti. I minori che hanno bisogno di cure mediche immediate saranno portati all'ospedale pediatrico Giannina Gaslini. Entro il tardo pomeriggio di domani tutti gli adulti saranno trasferiti verso le strutture di Savona e Imperia su mezzi messi a disposizione, eventualmente affittati, dalla Prefettura.
"La macchina si muove come da prassi consolidata in Liguria, sarà uno sbarco veloce perché si parla di poco più di 60 persone a bordo - ha spiegato a Primocanale l'assessore regionale Giacomo Giampedrone -. Al momento sulla nave non risultano esserci situazioni di emergenza".
Il porto di Genova al momento sembra confermato, ma come già accaduto in passato potrebbe virare e cambiare meta anche all'ultimo.
"Abbiamo messo in campo come Protezione civile e Prefettura un piano ben rodato: usiamo le banchine da appoggio, con il prefetto si trovano i luoghi chiusi dove si possono svolgere tutte le operazioni necessarie - ha aggiunto Giampedrone -. La nostra colonna mobile supporta tutte le attività di sbarco, c'è poi un tema di distribuzione dei migranti, perché la Liguria è abbastanza satura, come ci dicono i dati. Finite tutte le verifiche si decide poi la distribuzione dei migranti sul territorio nazionale ed extra nazionale".
Non è più previsto il tampone per il covid e le operazioni di sbarco dovrebbero essere mediamente veloci.
IL COMMENTO
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