Mareggiata a Genova, i cittadini tornano a richiedere barriere soffolte

GENOVA - Chiamatela diga soffolta, chiamatela frangiflutti: dalla Foce a Vernazzola, da Sturla a Quarto e Quinto, i genovesi tornano a parlare dopo la furia della mareggiata della necessità di realizzare delle protezioni a mare per proteggere il litorale di Levante. Da anni se ne parla e da anni ogni anno, non soltanto dopo la mareggiata del 2018, si fanno i conti con migliaia di euro di danni. Danni che - per le associazioni sportive - sono a carico dei soci, poiché non rientrano mai nei fondi stanziati dallo stato d'emergenza, che vengono ripartiti tra attività commerciali e privati. A prescindere da questo, però, la maggior parte dei residenti e di chi opera sul litorale sono a favore di quel progetto che prevedeva ulteriori ripascimenti e protezioni sott'acqua contro questi fenomeni diventati sempre più frequenti negli ultimi anni. 

"Da tempo a Sturla si parla della soffolta", commenta Lorenzo Doretti, consigliere della Sportiva Sturla. "Si tratta di una barriera che dovrebbe rompere l'onda da più lontano e quindi spezzare la forza del mare". Gli fanno eco anche i residenti della zona, intenti a ripulire ancora la spiaggia da sassi, tronchi e plastica: "Abbiamo bisogno davanti a tutte le nostre spiagge protezioni a mare più adeguate, non tanto più alte ma più larghe, in modo che le onde non arrivino con questa intensità. Perché se no ogni anno è così, poi diventa un problema. Più che altro poi pulire questi detriti".

"Ci vorrebbe che il Comune ci desse una mano, magari portando qualche aiuto, come delle casse per mettere dentro i detriti o una ruspa per rimuovere la sabbia"

L'appello arriva da Vernazzola, dai cittadini che ancora una volta si sono rimboccati le maniche, ma che chiedono più prevenzione. Gli esercenti spesso a loro spese contribuiscono già a porre scogli e protezioni aggiuntive, ma non basta più. E delle soffolte c'è chi è da 30 anni che ne sente parlare, ma ancora non ha visto nessun intervento. "Si parlava di un finanziamento di Regione Liguria, ma di fatto ancora una volta non ci sono".

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