GENOVA - Dal laboratorio didattico all'interno della casa circondariale di Marassi alla prima ciclofficina sostenibile di Genova: ha aperto al pubblico l'officina per tutti i tipi di bicilette "Nuovi Cicli", in via Santi Giacomo e Filippo, che punta a reinserire i detenuti nel mondo del lavoro e al tempo stesso a dare una seconda chance ai pneumatici consumati, che verranno riciclati per la pavimentazione di parchi giochi e piste di atletica. Una bella realtà che guarda sia all'ambiente e alla mobilità alternativa, sia all'inclusione nata grazie alla sinergia tra la onlus Nuovi Cicli e il Biscione Società Cooperativa, che offre attività di tipo educativo e di sostegno psicologico. Ma in questo ambiente si offre anche l'occasione di guardare al proprio futuro attraverso il lavoro.
Il progetto è nato nel 2017, con l'attivazione dei corsi all'interno sia del carcere di Marassi sia poi in quello di Bollate a Milano. Si va dalle 50 alle 100 ore di formazione, con l'obbiettivo di insegnare un mestiere, ma anche di creare uno spazio capace di ridare dignità a chi è recluso. E poi l'impegno prosegue anche una volta scontata la pena, col fornire un impiego vero e proprio.
"Tra Genova e Milano, abbiamo formato una novantina di detenuti: a Milano abbiamo quattro persone assunte a tempo indeterminato e a Genova abbiamo un paio di persone che lavorano nel settore come meccanici"
Ad illustrare questa bella iniziativa a Primocanale è Luca Bianchi, fondatore della onlus, che è felice di poter contare sul rinnovato interesse per la mobilità dolce da parte del Comune di Genova che sta cercando di rendere la città meno ostica per le biciclette. A gestire questa nuova attività sarà un professionista, Massimo Montagna, appassionato ciclista che invita tutti i genovesi a portare le loro due ruote in caso di necessità, da quelle più moderne a quelle più datate.
"Potremo anche inserire accessori nuovi sulla bicicletta o fare un lavaggio completo, con un prodotto molto biologico, che non inquina l'ambiente, un liquido riciclato che ha all'interno degli enzimi che si nutrono di idrocarburi e di grassi, per cui a ciclo continuo noi possiamo pulire e non inquinare assolutamente"
Ma poi ci si prenderà cura di tutte le manutenzioni più comuni: la più classica è la foratura della camera d'aria, ma poi ci sono da regolare spesso il cavetto del cambio o il cavetto del freno e, quando sono usurati, c'è da fare la sostituzione degli pneumatici. Non bisogna trascurare la propria bici, che sia elettrica o "tradizionale", che sia da città o da strade sterrate, per far sì che sia un mezzo davvero sicuro.
IL COMMENTO
Liguria in tilt, ora la politica deve avere coraggio
Sampdoria, le belle parole di Manfredi ma ora la A