GENOVA -L’anno scorso la zona del Chiosco della musica, quest’anno quella delle Clarisse. Torna sotto Natale, come da tradizione, il presepe del Circolo Pescatori Dilettanti Rapallesi e anche questa volta visitare la Natività significa fare un tuffo nella storia di Rapallo.
Questa volta i soci del circolo, coordinati dall’art director Giorgio Scarrone, si sono concentrati sulla zona del complesso monastico delle Clarisse.
La prima differenza rispetto alla Rapallo di oggi è che un tempo il mare arrivava quasi davanti alla scalinata, ma anche che adiacente alla struttura che ancora c’è oggi, c’era un caseggiato che ai primi del Novecento fu abbattuto per far posto alla strada che oggi passa proprio lì davanti.
Andando a visitare il presepe del circolo, però, che si trova nella palafitta all’inizio del pontile nel porto pubblico di Rapallo si potrà anche scoprire la storia del convento delle Clarisse, dalla sua creazione, al posto del monastero di valle Christi, fino ai suoi utilizzi attuali e passati. Forse non tutti sanno, ad esempio, che la chiesa fu sconsacrata nel 1912, che la struttura è di proprietà comunale dal 1899 e che durante la Prima e la Seconda guerra mondiale “le Clarisse” (come la chiamano a Rapallo) furono utilizzate come deposito, caserma e mensa delle truppe.
«Un altro Natale e un altro capolavoro dei nostri soci – dice il presidente del circolo Riccardo Repetto -. Il nostro legame con la città e le tradizioni si manifesta anche attraverso queste iniziative che portiamo avanti tutto l’anno».
Il presepe sarà visitabile per tutto il periodo delle feste e anche oltre. Come sempre le offerte per il presepe verranno donate in beneficenza ad iniziative caritatevoli della città.
IL COMMENTO
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