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Tra i tanti ristoranti aperti per i turisti tra Porta Soprana e via Ravecca da tre anni infatti sono sempre di più le saracinesche che tornano su, già otto tra via Ravecca e Porta Soprana, tutte gestite da donne
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di Aurora Bottino

Si spegne per sempre l'insegna di un negozio storico in centro città a Genova. L'amore, alla fine, non basta. Abbiamo disegnato la mappa delle saracinesche tirate giù per sempre, nomi importanti e conosciutissimi come quello di Bollo, Carini e tanti altri, ma a Genova non tutto è perduto. La cura e la passione per il proprio lavoro non finisce e in questo caso sono otto donne a riportare l'eccellenza in una parte di città che rinasce "sotto il naso" dei genovesi. 

Dal bar alla bigiotteria passando per le ceramiche e alla sala da tè

Tra i tanti ristoranti aperti per i turisti tra Porta Soprana e via Ravecca da tre anni infatti sono sempre di più le saracinesche che tornano alzate. All'interno un vero e proprio poutpourri di artigiane, tutte rigorosamente donne, che hanno deciso di scommettere sulla zona e sulle loro capacità. E così, a pochi passi dalle vie dello shopping genovesi costellate di catene, c'è chi fa borse a mano e bigiotteria innovativa oppure ceramiche dipinte a mano, c'è un concept store di design e cucina genovese che ricorda quella di ogni nonna. Cavoli a Merenda, il Cavalier Marino in Porta Soprana, Sguscià Concept Store, la Teiera Magica, Le amiche di Chicca Bijoux, BioTigullio5Terre, lo scrigno di Ravecca e il concept store "Artefatto" sono alcuni nomi dei negozi che potrete trovare oggi, girando tra via Ravecca e Porta Soprana.

Dopo il covid la voglia di rivincita e di conoscere i propri clienti 

C'è chi, come Laura, ha investito tutto nella sua passione dopo anni di mercatini in giro per il Nord Italia. "Mi mancava il rapporto con il cliente, volevo un luogo tutto mio". Ancora ci sono tre artiste che dopo un periodo nei saloni di Palazzo Ducale hanno deciso di investire in un concept store dove poter dare libera immaginazione alla loro arte e poi c'è Manuela, che insieme alla sua famiglia propone pranzi "fatti in casa" rigorosamente dalla tradizione genovese con una attenzione per i dettagli che ti fa sentire a casa: "È una splendida zona che i genovesi dovrebbero riscoprire, siamo a pochi passi dal cuore di Genova e offriamo un qualcosa di unico". Le attività sono nate tutte a partire dal 2020, proprio durante il periodo della pandemia. 

Le ultime attività che hanno chiuso i battenti a Genova

Una ventata di aria fresca dono che da settembre sono state diverse le attività storiche che, per un motivo o per l'altro, hanno dovuto tirare giù la saracinesca per l'ultima volta. Iniziamo con Enrico Carini, negozio di abbigliamento maschile aperto dal 1962 in via XX Settembre che ha iniziato con la svendita e che spegnerà per l'ultima volta la sua insegna il 24 dicembre. Tra i motivi della chiusura ci sarebbe il continuo aumento dell'affitto. Poco dopo ad annunciare sui social la decisione anche lo storico negozio di giocattoli di galleria Mazzini La fata dei bambini, che lascia un vuoto incolmabile nella zona dopo oltre cento anni di storia. Prima ancora è stato Bollo biancheria per la casa, in piazza Campetto 5 rosso, ha lanciato lo svuota tutto con sconti fino all'80% per poi chiudere per sempre. Anche Pascal, altro storico negozio di biancheria per la casa, ha dato il via alla svendita totale per chiusura attività. Troppo complicato andare avanti in queste condizioni di cambiamento. A fine novembre poi la notizia della chiusura della libreria più antica d'Italia, la libreria Bozzi di via s. Siro, aperta nel 1810 dal francese Antonio Boeuf. Un'istituzione per Genova, sopravvissuta persino alla Seconda guerra mondiale e ricostruita dopo un bombardamento che la distrusse per buona parte. Ad alzare bandiera bianca annunciandone la chiusura per la fine dell'anno sono le titolari Laura e Paola Bozzi appartenenti alla famiglia che la comprò nel 1927 per le quali è giunto il momento di andare in pensione. A scuotere i genovesi anche la chiusura di questa estate di Tessilmoda, in via San Vincenzo in zona Brignole, che ha tirato giù la saracinesca per l'ultima volta dopo 65 anni di attività. Il negozio era un punto di riferimento per l'abbigliamento dei genovesi. Nel giro di poco lo storico negozio ha lasciato spazio a un supermercato Carrefour.

 

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