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"Non si può continuare così" dice un automobilista, e il gestore del distributore: "Per noi guadagni sempre più risicati"
1 minuto e 25 secondi di lettura
di N.M.

GENOVA- L'aumento del prezzo di benzina e gasolio fa infuriare e preoccupa anche i genovesi.

Il rincaro dei carburanti è aumentato a dismisura nell'ultimo mese e pare non avere freno.
Fra i cittadini cresce il malcontento: "Non si sa come andrà a finire, a volte costa addirittura più il gasolio della benzina. C'è sicuramente qualcosa di capzioso, tutto il petrolio lo prendiamo dalla Russia?" si chiede uno scooterista intento a fare benzina.

Tante le categorie che ne risentono, pescatori, autotrasportatori, ma gli stessi benzinai e tutti i cittadini che per raggiungere il posto di lavoro devono usare la macchina o la moto.

"Ogni giorno nel tardo pomeriggio aumenta il prezzo, sicuramente è colpa della guerra in Ucraina perché fino ad un mese fa non succedeva - dice Guido Stanchi, titolare del distributore di benzina di piazza di Manin-. Per noi la situazione sarà sempre più dura perché la gente che fa benzina diminuirà ancora e di conseguenza anche l'incasso; le persone non fanno più il pieno, ma solo 20-30 euro, il minimo indispensabile per poter muoversi. Il nostro guadagno però è sempre di 2 centesi e mezzo al litro".

In una settimana il prezzo dei carburanti, aggiunge Stanchi, è salito di 60/70 centesimi arrivando a 2.37euro per il diesel e 2.43 euro per la benzina.

"Scoppia la guerra in Ucraina e in Italia aumentano subito a dismisura il costo della benzina, a guadagnarci sono sempre i politici" dice un automobilista.

"Gli unici a potersi permettere di rinunciare al carburante sono coloro che non ne hanno estremamente bisogno quindi gli anziani. Tutti gli altri cittadini che lavorano lontano da casa, gente dell'edilizia, taxisti e molte altre categorie ovviamente quando vedono il prezzo da dover pagare si lamentano perché giustamente è folle" conclude Stanchi.

 

 

 

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