Commenti

4 minuti e 17 secondi di lettura

Non è stato lo stesso 25 novembre di tutti gli altri anni. A qualche giorno di distanza dalla Giornata per l'eliminazione della violenza sulle donne, se si cerca su Google la parola "donne" sono ancora tanti gli articoli recenti che tengono alta l'attenzione su una tematica per cui solitamente ci si faceva un post, una panchina, un segno rosso sul viso e poi si teneva da parte fino all'ennesimo, nuovo e chissà perché più eclatante caso di femminicidio rispetto agli altri. Questa volta no, qualcosa forse si è rotto. Oppure siamo soltanto in attesa di una nuova grande notizia che faccia ripiombare tutte le parole spese di nuovo nel dimenticatoio, secondo quello che è il trend dell'informazione di oggi - come evidenziato da Franco Manzitti nel suo ultimo commento. 

Meglio cancellare che ricordare, la terribile rincorsa delle notizie - IL COMMENTO

Questa volta, però, non voglio cancellare tutte quelle testimonianze, tutte quelle disparità, tutti quegli episodi che ogni volta mi fanno alzare gli occhi al cielo e stare zitta, dicendomi "lascia perdere, tanto...". Questa volta è bene fare squadra e far sentire la nostra voce, tutte insieme, approfittando di ogni occasione per tenere i fari accesi su tutto quello che ancora non va.

Nelle sale fa record di incassi "C'è ancora domani", il film di Paola Cortellesi e al cinema anche gli uomini si commuovono di fronte alla vita di una famiglia e di una donna come tante nell'Italia del dopoguerra. Dal 1946 ad oggi, di passi se ne sono fatti tanti, ma certe scene sono le stesse, in bianco e nero allora e oggi a colori. Un pugno allo stomaco che arriva dritto con una verità scomoda da accettare: quella che in fondo ancora per molti una donna dovrebbe pensare a provvedere alla famiglia, non parlare troppo, non avere grilli per la testa, non farsi notare... Com'era vestita? Eh, però è andata a casa sua, allora ci stava! Ma cosa ne vuoi sapere tu che sei una donna? A bella, oh fermati! Le testimonianze che con le colleghe della redazione abbiamo raccolto - tutte vissute sulla nostra pelle - riecheggiano continuamente nella mia mente.

Violenza sulle donne, perché è intorno a noi ogni giorno: la voce di Primocanale - LE TESTIMONIANZE DELLA REDAZIONE

Ma c'è ancora domani. E per domani ho quattro auspici. Il primo è che gli uomini capiscano che un no è un no, che "è finita" significa che bisogna voltare pagina entrambi, che un apprezzamento in mezzo alla strada - magari di notte - non è un gesto gradito, così come non lo è sul lavoro. Accettare un rifiuto, persino anche quando sembrava "starci" lasciare libera la propria compagna di fare le sue scelte, rispettare la collega e apprezzarla per le sue capacità anziché per altre doti. Una battuta in meno e un gesto di stima in più, ascoltare di più e pensare meno di avere ragione. 

Il secondo è che la società, gli amici, la famiglia imparino a riconoscere le situazioni che potenzialmente sono tossiche, sbagliate, pericolose e che possano fare di più che mettere semplicemente in guardia la vittima. Noi donne possiamo anche imparare a difenderci, in un mondo dove la sicurezza per strada non è garantita. Ma come dice un altro monologo di Paola Cortellesi, "non è colpa nostra, non è colpa mia". Non è colpa della donna se una relazione va male, se lo schiaffo arriva "perché l'ho fatto arrabbiare", se è depresso "perché l'ho lasciato", se ci provano "perché mi sono vestita con quella gonna troppo corta", se mi sono fidata. Non è colpa della vittima, mai e in nessun caso. La vittima viene spesso lasciata sola con il proprio carnefice, invece è importante aiutarla ad essere libera, a denunciare e proteggerla. 

Il terzo è che l'accesso al sostegno psicologico sia più facile per tutti, tutte le potenziali vittime e tutti i potenziali carnefici. In un'altra analisi sul nostro sito del direttore Matteo Cantile si proponeva più che lezioni all'educazione sentimentale in classe uno di buone maniere. Io ritengo che per i tempi in cui viviamo, specialmente le giovani generazioni abbiano bisogno di poter rivolgersi ad uno psicologo. Imparare da una parte ad analizzare razionalmente le proprie relazioni, indagare sé stessi, ma anche dall'altra capire come accettare il rifiuto e dove trovare punti fermi in un mondo sempre più privo di rispetto, di pazienza, di ascolto, credo che sia la miglior lezione e il miglior sostegno che possiamo dare alle future generazioni.

Femminicidi: portate nelle classi un corso di Galateo - LA PROPOSTA

Il quarto è che la mentalità cambi per davvero e che non ci sia bisogno dei miei tre auspici precedenti. Per farlo, bisogna partire dalla politica che deve iniziare a promuovere per davvero le pari opportunità: noi donne siamo stanche di vedere contratti incerti da rinnovare all'annuncio di una gravidanza, stipendi più bassi e promozioni che non arrivano perché è ancora un mondo di uomini nonostante tante donne capaci, congedi paternità pari a quelli maternità che mettano sullo stesso piano papà e mamma. E che si parli di donne perché sono brave, perché hanno lasciato il segno nella storia, nel loro impegno, nell'arte e non soltanto perché sono donne, vittime. L'esempio, per tutti, parte da lì. E allora siamo ancora ferme a quel 1946 per tanti aspetti. Ma c'è ancora domani

ARTICOLI CORRELATI

Sabato 25 Novembre 2023

Violenza sulle donne, perché è intorno a noi ogni giorno: la voce di Primocanale

Sessismo, molestie, body shaming, violenza fisica e psicologica: da donne, diciamo basta
Mercoledì 22 Novembre 2023

Femminicidi: portate nelle classi un corso di Galateo

L'ipotesi di educare i giovani ai sentimenti, emersa nel dibattito nazionale dopo l'ultimo eclatante femminicidio, quello della povera Giulia massacrata dal fidanzato, appare ai miei occhi come una delle tante sparate che pullulano quando la politica cerca soluzioni facili a problemi complessi. Per
Sabato 09 Settembre 2023

La deputata Cavo sfila a Venezia per dire "no" alla violenza sulle donne

Le parlamentari hanno attraversato il red carpet indossando abiti e calzature rosse e magliette bianche con la scritta "un passo avanti per la libertà delle donne"
Sabato 21 Ottobre 2023

Violenza sulle donne, in Liguria 4 nuovi centri per rieducare gli uomini

LIGURIA - Quattro nuovi centri per rieducare gli uomini autori di violenza domestica e di genere saranno aperti in Liguria grazie a 211mila euro stanziati dal Ministero per le Pari opportunità alla Regione Liguria, che li erogherà agli enti gestori attraverso un bando pubblico. Lo annunciano il pres
Martedì 30 Maggio 2023

Violenza sulle donne, arriva l'ok a più case rifugio in Liguria

Approvato dal Consiglio Regionale l'ordine del giorno del consigliere della Lega Mabel Riolfo
Giovedì 24 Novembre 2022

Porto Spezia partecipa alla giornata contro violenza sulle donne

Domani, 25 novembre il Segretario Generale, Federica Montaresi, in rappresentanza di tutte le donne della Autorità di Sistema, parteciperà all'inaugurazione del nuovo Centro antiviolenza in Piazza C.V. Lodovici di Carrara
Martedì 22 Novembre 2022

Violenza sulle donne, Cavo alla cerimonia della Camera: "Si sensibilizzi fin da bambini"

Secondo la deputata di Noi Moderati sono ancora troppo pochi i centri per gli uomini e i sex offenders, con percorsi idonei per l'educazione alla parità di genere e al rispetto del sesso femminile
Sabato 25 Novembre 2023

Violenza sulle donne, 108 ricoverate nel 2023 nel solo pronto soccorso di Lavagna

LAVAGNA - Sono 108 le donne vittime di violenze ricoverate dall'inizio dell'anno al pronto soccorso di Lavagna, il principale punto di riferimento sanitario del Tigullio nel Levante di Genova. È il dato fornito dall'Asl 4 chiavarese secondo cui "restano numeri alti per un territorio che non presenta
Venerdì 24 Novembre 2023

Violenza sulle donne, panchina rossa nella scuole infanzia e elementari di Coronata

Le insegnanti: "I bambini, colpiti dalla tragedia di Giulia, hanno capito che le bambine devono essere semplicemente rispettate"
Sabato 25 Novembre 2023

Violenza sulle donne, Jo Squillo: "Bisogna lavorare e intervenire dove c'è patriarcato"

https://www.youtube.com/embed/ooha-tp7i74?si=hi7sTuAPro_7yuiC  
Sabato 25 Novembre 2023

La giornata contro la violenza sulle donne a De Ferrari

A partire dalle 15 si sono svolte le dimostrazioni e le prove gratuite in piazza delle discipline sportive di autodifesa, sotto la guida esperta di istruttori certificati e atleti, per EnergicaMENTE
Venerdì 24 Novembre 2023

Giornata contro la violenza sulle donne, Primocanale in diretta

GENOVA - Anche Genova scende in piazza nella "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne": tante iniziative per mantenere alta l'attenzione sul tema della violenza di genere e porre l'attenzione sui servizi a disposizione delle vittime ma anche promuovere una cultura e
Venerdì 24 Novembre 2023

Violenza sulle donne, a Genova parte progetto sperimentale per combatterla

È l'obiettivo del progetto sperimentale V.E.R.A- Violenza, Emergenza, Rischio e Accoglienza delle Politiche sociali del Comune di Genova, presentato oggi a Palazzo Tursi, e che partirà lunedì 27
Giovedì 23 Novembre 2023

Genova, duemila in piazza per protestare contro violenza sulle donne

Il corteo, organizzato dall'associazione femminista "Non una di meno", è passato per le vie della città partendo da piazza della Meridiana fino a piazza De Ferrari
Domenica 19 Novembre 2023

Violenza sulle donne: Liguria prima in Italia ad avere una 'Sedia Rossa' permanente

L'Assemblea legislativa della Liguria è la prima in Italia ad ospitare una installazione permanente dedicata al tema.
Martedì 14 Novembre 2023

Giornata contro violenza sulle Donne, Cisl Funzione Pubblica Liguria organizza tre appuntamenti a Genova e Chiavari

GENOVA - Tre eventi a sostegno delle donne vittime di violenza e per riflettere insieme sulla cultura del cambiamento necessario per porre un freno al fenomeno. “Tre giornate per tracciare il percorso di un impegno a cui dare gambe tutti i giorni dell'anno. Perché la violenza di genere riguarda tutt
Sabato 26 Novembre 2022

Genova scende in piazza per dire no alla violenza sulle donne: "Denunciamo"

Tante persone a De Ferrari per mostrare il loro sostegno e raccontare la loro testimonianza
Venerdì 25 Novembre 2022

Violenza sulle donne, le panchine rosse arrivano anche sull'Acquedotto

Le panchine rosse, sulle quali campeggia il numero telefonico antiviolenza e stalking 1522, sono state donate da Conad Nord Ovest nell’ambito di un progetto nazionale e dalla Federazione dell’Acquedotto Storico
Venerdì 25 Novembre 2022

Violenza sulle donne, Regione Liguria dice no: "Convenzione con gli alberghi per le vittime"

"Qui non c'è posto per la violenza": il 25 di novembre la Liguria torna a dire no alla violenza sulle donne con uno striscione sul palazzo della Regione, flash mob e tante iniziative
Venerdì 25 Novembre 2022

Liguria contro la violenza sulle donne: striscioni, flashmob e panchine rosse

Iniziative in tutta la Liguria per sensibilizzare sul tema. Da inizio anno 104 femminicidi in Italia, 4 in Liguria