Cronaca

Tensione con le forze dell'ordine all'arrivo dei lavoratori all'Aeroporto: il bilancio è di tre agenti feriti e 10, fa sapere la Fiom, operai contusi
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di Eva Perasso - Aurora Bottino

GENOVA - Dopo due giorni di sciopero dei lavoratori di Ansaldo Energia, tra solidarietà e polemiche per aver bloccato il nodo di San Benigno per quasi otto ore nella giornata di mercoledì e oggi l'aeroporto Cristoforo Colombo, tutt'ora in corso, è arrivata la notizia che domani si uniranno tutti i lavoratori delle aziende metalmeccaniche come Ex Ilva, Leonardo e Fincantieri. L'annuncio è arrivato alle ore 11:35: le operazioni aeroportuali sono sospese con aerei in ritardo e dirottati su altri aeroporti. Per chi è in partenza sono stati messi a disposizione dei pullman che portano i passeggeri alle principali stazioni ferroviarie.

Ci sono anche stati attimi di tensione: un parapiglia tra alcuni lavoratori e agenti ha dato origine a tre colleghi del reparto lievemente feriti. Secondo quanto si apprende uno di loro pare abbia ricevuto una martellata sul casco, mentre uno scioperante ha ricevuto una manganellata.  Il tutto è avvenuto dopo la lunga camminata fino alla rotonda Castruccio, dove il corteo si è scontrato con i poliziotti del reparto mobile. Il bilancio è di tre agenti feriti e 10, fa sapere la Fiom, operai contusi: numerosi i manifestanti che ora rischiano una denuncia, alcuni per lesioni, altri, numerosi, per aver bloccato l'aeroporto Cristoforo Colombo.

È l'epilogo di una mattinata che vede protagonisti i lavoratori di Ansaldo Energia iniziata con un picchetto e presidio a partire dalle 5,30 davanti alla sede genovese dell'azienda, in via Lorenzi a Campi e poi la partenza del corteo, poco dopo le 9, proprio lo stesso orario in cui è iniziato in Regione l'incontro tra il governatore Giovanni Toti e le rappresentanze sindacali dell'azienda. È iniziata così la seconda giornata di sciopero dei lavoratori di Ansaldo Energia ancora in attesa di buone nuove sulla ricapitalizzazione aziendale.

Dopo l'occupazione da parte dei lavoratori di Ansaldo l'Aeroporto di Genova ha comunica che "i voli in arrivo saranno dirottati su altri scali" e l'invito "ai passeggeri in partenza di non recarsi in aeroporto. Al momento le operazioni sono sospese". I passeggeri che si sarebbero dovuti imbarcare per Catania, Monaco, Barcellona, Amsterdam, Napoli, ma anche per Roma, Palermo, Bari, Bucarest e Tirana sono stati invitati a scendere dall'aereo, a lasciare la struttura e a contattare le compagnie. Risultano già dirottati su altri aeroporti i voli provenienti da Monaco, Barcellona, ma anche Parigi, Roma e Palermo. Cancellati, invece, i voli di Ita Airways delle 19:10 per Roma, come quelli per Palermo, Bari e Bucarest delle 16:30, 17:00 e 17:15.

Il corteo è partito da via Lorenzi, ha poi percorso via 30 Giugno per poi dirigersi alla stazione di Cornigliano e inforcare via Siffredi. Verso le 10,30 i lavoratori hanno poi preso la rampa che porta all'Aeroporto di Genova, dove sono arrivati alle ore 11 alle "partenze". Subito fuori dai varchi aeroportuali alcuni momenti di tensione con la Polizia. I lavoratori si sono fermati davanti alle partenze tra cori "La gente come noi non molla mai" e una delegazione di Ansaldo Energia è entrata all'interno. Presto sono entrati in molti e alle 11,35 arriva l'annuncio: le operazioni aeroportuali sono sospese. Alcuni tra loro avevano infatti dichiarato che l'obiettivo era bloccare il traffico aeroportuale. 

Lungo la strada di primo mattino alcune serrande tirate giù per solidarietà ai lavoratori: "Si apre alle 10 in vicinanza ai lavoratori Ansaldo", si legge sui cartelli apposti sulle saracinesche. 

"Il clima è tesissimo, non ci sono risposte che possono soddisfare le nostre richieste. E' un momento molto difficile e le persone sono molto agitate", dichiara a Primocanale Andrea Capogreco Delegato Fim Cisl per Ansaldo Energia.

Dura la presa di posizione del governatore Toti e del sindaco di Genova Marco Bucci: "Nessuna vertenza sindacale legittima azioni di teppismo che danneggiano altri lavoratori e tutti i cittadini di Genova. I giusti diritti non si difendono calpestando i diritti di altri" spiegano. Immediata la risposta della Fiom: "Ma quale teppismo, questa è una lotta di lavoratori che si esprime con modalità più aspre" (LEGGI QUI).  

Ieri una giornata difficile, conclusa proprio con la decisione di perseverare con lo sciopero. 

"Dopo la vergognosa lettera di ieri e a seguito delle iniziative sindacali e dell’opera di sensibilizzazione a 360 gradi e pressione messa in campo, anche tramite le Istituzioni, nei confronti di Cassa Depositi e Prestiti, riteniamo non più rinviabile un riscontro da parte di Cdp che nelle prossime ore dovrà dare maggiori certezze sul futuro dell'azienda e di tutti i lavoratori, diretti e dell’indotto di Ansaldo Energia”. Così il segretario generale Cisl Liguria Luca Maestripieri e il segretario generale Fim Cisl Liguria Christian Venzano.

La lettera in questione, arrivata dopo otto ore piene per i lavoratori di Ansaldo che hanno spezzato in due Genova (LEGGI QUI) bloccando la Sopraelevata, il casello di Genova Ovest e ogni strada che rendesse possibile muoversi con l'auto tra ponente e levante, non soddisfa le richieste degli operai arrivate negli ultimi giorni tramite sindacati e Rsu. 

Oggi altre otto ore di sciopero su tutti i turni con il primo appuntamento alle 5,30 davanti alla portineria centrale.

Una risposta "a seguito del comunicato della Cdp di oggi dove non viene nemmeno presa in considerazione la ricapitalizzazione di Ansaldo Energia e di conseguenza il salvataggio dell'Azienda e di centinaia di posti di lavoro", fa sapere la Rsu.

Nella nota in questione, firmata Cdp, si legge: "Cassa depositi prestiti è in costante contatto con i vertici societari che stanno finalizzando un piano industriale volto a preservare e valorizzare le competenze dell'azienda. In tal senso Cdp valuterà in modo costruttivo assieme all'intera compagine azionaria i dettagli del Piano. Affinché questo percorso raggiunga i risultati prefissati, occorre il coinvolgimento responsabile e consapevole di tutti i soggetti coinvolti anche al fine di assicurare il regolare svolgimento dell'attività aziendale". 

 

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