GENOVA - Si è conclusa con il rinvio a lunedì l'udienza del processo di Ponte Morandi. I giudici si sono dati cinque giorni di tempo per sfoltire i circa 60 mila documenti depositati dalla procura.
Proprio lunedì i pubblici ministeri Massimo Terrile e Walter Cotugno dovranno depositare la mole di file, presenti in una memoria esterna che presentava un virus, rendendolo impossibile da consultare anche per le stesse difese. All'udienza di lunedì i pm illustreranno cosa hanno tolto e cosa hanno lasciato nonostante i pareri negativi delle difese, poi, a quel punto, i giudici fisseranno un termine per consentire ai legali di accedere agli atti e consultarli.
Soltanto dopo i giudici decideranno quali testimoni ammettere e se accogliere la richiesta di nuova perizia sui reperti mai analizzati. Dopo lunedì, probabilmente, ci sarà una ulteriore sospensione di qualche giorno per permettere alle parti di visionare i nuovi documenti.
Sono 58 le persone imputate tra ex dirigenti di Autostrade e Spea (la controllata che si occupava delle manutenzioni) e tecnici, ex e attuali dirigenti del ministero delle Infrastrutture e del provveditorato delle opere pubbliche.
IL COMMENTO
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