Cronaca

Ma la ristoratrice del porto antico ammette: "Tante disdette per il Covid"
1 minuto e 3 secondi di lettura
di Michele Varì

L'impegno di uno chef che lavora da giorni per preparare la cena più importante dell'anno, ma anche lo scoramento della ristoratrice che ammette le difficoltà indotte da questo fine anno in pandemia.

E' in chiaroscuro il ritratto del fine anno che emerge da un ristorante genovese a poche ore dal countdown che ci porterà al 2022.

Siamo ai Tre Merli del porto Antico: qui si respira già l'aria di frenetica preparazione, come ammette Guido Grazi, lo chef, origini toscane e tanta passione nel suo lavoro: "Il segreto di un cenone, come per ogni pasto, sono gli ingredienti, se sono freschi è già un ottimo punto di partenza".

Poi il cuoco ci mostra la preparazione del suo menù, con specialità liguri, e tanto altro.
"Un menù con focaccette fritte e funghi porcini, il primo invece è a base di ravioli del plìn con borragine e ricotta e crema di pinoli, poi crema di patate viola e di zucca per un secondo a base di tonno con gamberi tritati, quindi un'altra specialità a base di crema di scamorza con capesante"

Eleonora, la ristoratrice, ammette che le prenotazioni vanno a rilento, svelando di tante disdette "arrivate negli ultimi giorni" quando la Liguria è passata dalla zona bianca a quella gialla con il rischio di precipitare in arancione.

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