GENOVA - "Ero appena uscito dal peschereccio per andare a comprarmi qualcosa da mangiare, quei due si sono avvicinati come se volessero chiedermi qualcosa...".
E' la prima reazione del pescatore siciliano in trasferta a Genova per la stagione della pesca delle acciughe che ieri pomeriggio è stato aggredito e rapinato del telefonino nel centro storico da una coppia di sbandati di 25 anni, lei italiana, lui marocchino, poi intercettata dagli agenti delle volanti in via del Campo, a due passi da vico San Marcellino dove è avvenuta l'aggressione.
I due con un tubo di ferro in mano hanno aggredito e minacciato l'uomo, un trentenne, da cui si sono fatti consegnare il telefonino, poi la fuga.
L'allarme per l'aggressione ha fatto convogliare sul posto le pattuglie delle volanti, che grazie alla precisa descrizione dei due rapinatori sono riuscite a intercettarli e bloccarli a poca distanza, fra via Fossatello e vico San Marcellino. Per loro, entrambi pregiudicati e noti come tossicodipendenti, è scattata la denuncia per rapina in concorso.
Il cellulare è stato poi riconsegnato al pescatore. L'uomo, un palermitano, ha detto che è alloggiato a bordo di un peschereccio ormeggiato in Darsena, a poche decine di metri di distanza da dove è avvenuta la rapina. "Ero uscito per comprare da mangiare prima di tornare sulla barca dove volevo poi riposarmi un po' prima di uscire in mare di notte per andare a pesca di acciughe".
IL COMMENTO
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