GENOVA - Vandalizzato ancora una volta il murale dedicato all'ex campione Gianluca Vialli.
Il muretto colorato con i colori della Sampdoria ridipinto, dopo che una prima volta era stato cancellato, il 26 aprile è stato deturpato ancora una volta. Il molo dell'amicizia è un luogo dove non solo sono presenti sciarpe blucerchiate, ma anche di molte altre squadre italiane, e dovrebbe essere un luogo che dovrebbe unire tutte le tifoserie e tutte le persone in generale, e soprattutto per ricordare e onorare il campione.
Non solo scritte oltraggiose e il nove, numero della maglia di Vialli, trasformato in una B ma anche quello che sembra un cumulo di sciarpe bruciate.
Genova, dipinto di nuovo il murale dedicato a Vialli - LEGGI QUI
"Siete vergognosi, ma non vogliamo generalizzare, tanti tifosi del Genoa nei giorni scorsi hanno scritto sulla pagina esprimendo il loro disappunto riguardo a questo puro vandalismo: e non veniamo a parlare di sfottó, perché in questo caso non c'entra nulla", scrive su Facebook la pagina Roberto Mancini & Gianluca Vialli - I Gemelli del Gol.
A giorni, intanto, il Municipio Levante, presieduto da Federico Bogliolo, dovrebbe pubblicare un avviso di richiesta ai cittadini di proporre una frase che ricordi Vialli. La frase verrà scritta su una targa in ceramica con l'effigie del campione, in via di realizzazione presso il laboratorio dell'associazione "Terra Acqua Fuoco" di Sant'Ilario, che verrà posta sul molo. Proprio il presidente ha commentato: "Non ho parole".
"Quanto successo, ancora una volta al molo dell'amicizia di Genova Quinto, è una sconfitta per tutto lo sport - scrive in una nota Angelo Vaccarezza, presidente Sampdoria Club 'Luca Vialli e Bobby Gol' -. Il murale dedicato a Gianluca è stato nuovamente imbrattato. Come se non bastasse qualche vigliacco, ha dato fuoco ad alcune delle sciarpe lasciate lì dai tifosi blucerchiati a testimonianza e ricordo dell'amicizia fra due campioni. Io non conosco l'identità di chi ha compiuto questo gesto, che davvero non riesco a comprendere: lecita è la presa in giro, lo sfottò dei tifosi, l'anno scorso è toccato a voi, quest'anno tocca a noi. Ma nascondersi dietro un cappuccio e approfittare del buio per deturpare e distruggere è un gesto infame, che nulla ha a che vedere con il calcio. I responsabili non sono tifosi avversari - conclude Vaccarezza -, sono nemici dello sport, di tutto il calcio. Sarete soddisfatti, "carissimi", del vostro miserabile comportamento, e mi piace pensare che, fortunatamente siate una sparuta minoranza. Avete cancellato una scritta e bruciato qualche sciarpa. Ma non esiste vernice né fuoco in grado di cancellare il valore degli uomini e cui il Molo è dedicato".
IL COMMENTO
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