Cronaca

Allarme per la scomparsa per una notte di un sessantenne di Vercelli rinvenuto dalla polizia su una panchina al capolinea del 13 a Struppa, "Avevo 50 euro e ho preso il treno per la Liguria"
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di Michele Varì

GENOVA -Etilista esce dalla casa del nipote, a Trino Vercellese, si ubriaca e così per non farsi vedere in quelle condizioni invece di fare rientro nel vicino centro di alcolisti dove è in cura prende un treno e si fa una gita a Genova.


E' la movimentata notte di un sessantenne di Trino Vercellese ritrovato dalle volanti della polizia a metà mattinata a dormire su una panchina di Prato a Struppa, al capolinea del bus Amt 13.

Le ricerche sono state avviate in piena notte dopo la denuncia presentata dal nipote che aveva raccontato che lo zio, uscito dalla sua abitazione, non era mai rientrato nel centro di Trino Vercellese dove è in cura.

L'uomo grazie al cellulare è stato  localizzato a Genova, nell'ultimo lembo della val Bisagno, fra Prato e Fontanegli, zona anche di fitte vegetazioni, per questo per le ricerche sono stati allertati anche i vigili del fuoco.

Alla fine il sessantenne è stato ritrovato dai poliziotti delle volanti su una panchina al capolinea del bus 13, ancora assonnato e piuttosto infreddolito ma in buone condizioni.

Agli agenti ha raccontato di non essere rientrato nel centro alcolisti dove è domiciliato perchè aveva bevuto qualche bicchiere di troppo, "perché sono venuto proprio a Genova? Perché è una bella città, avevo 50 euro in tasca e così ho preso il primo treno per la Liguria...".

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