Cronaca

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di Redazione

GENOVA - La tecnica è sempre quella: lanciare involucri contenenti droga e telefonini cellulari all’interno del carcere di Marassi, più o meno nei pressi dei cortili dove i detenuti (evidentemente preallertati) svolgono le ore di aria e socialità.

Così che sono stati rinvenuti, ieri, ben 5 telefoni cellulari e 80 grammi di droga. 

“Ci congratuliamo con i colleghi del carcere di Marassi che, per l’ennesima volta si distinguono per l'impeccabile servizio, svolto con grande attenzione e professionalità”. commenta la notizia Vincenzo Tristano, segretario regionale ligure del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE. “È assolutamente necessaria potenziare tecnologicamente la Sala Regia, fulcro del monitoraggio della sicurezza interna ed esterna, il ripristino del servizio delle sentinelle sul muro di cinta, anche in considerazione che attiguo al carcere vi è un grande supermercato e lo stadio dal quale è probabile che avvengano i lanci nonché urgentissimi interventi per rendere sempre funzionanti ed efficienti i sistemi anti-scavalcamento ed anti-intrusione. Ma fondamentale è anche che vengano assegnati alla Direzione del carcere di Marassi anche i fondi per l’acquisto di apparecchi inibitori ai droni (capaci di arrivare fin sulle finestre delle celle”.