GENOVA -Misteriosa intrusione notturna nella sede centrale della Banca Nazionale del Lavoro di largo Eros Lanfranco nel centro di Genova: come hanno mostrato le immagini registrate dalle telecamere, un uomo con un cappuccio calato sulla testa, passando da una porta di sicurezza posta nel retro inspiegabilmente lasciata aperta, ha fatto un sopralluogo in parte dei tre piani dell'istituto raggiungendo a colpo sicuro l'area del caveau, poi è tornato sui suoi passi ed è uscito dalla banca. Una intrusione non certo casuale, forse mirata a preparare un furto, un attacco alla cassaforte o alle cassette di sicurezza. Di certo lo sconosciuto sapeva come muoversi ed ha raggiunto l'area del caveau senza incertezze, evitando molti altri uffici. Non sapeva però che in quel piano non c'erano soldi perché si tratta di un caveau in disuso da tempo.
L'allarme è scattato intorno alle 22 quando un agente della vigilanza della zona ha notato la porta antipanico spalancata. Sul posto le pattuglie delle volanti della polizia che hanno effettuato un accurato sopralluogo nella sede della banca, senza trovare nessuno, né segni di effrazioni.
Per capire come mai la porta della banca fosse aperta e scongiurare altre intrusioni gli agenti hanno contatto al telefono il direttore della sede. Il dirigente dopo alcune verifiche con alcuni funzionari e gli operatori del sistema di vigilanza ha rassicurato che non risultavano essere scattati i sensori degli allarmi che proteggono le aree sensibili dell'istituto.
Gli agenti però per scongiurare che il direttore potesse parlare sotto la minaccia di persone armate, come accade nei film ma non solo, si sono recati nella sua abitazione posta nell'entroterra di Chiavari. Sulla vicenda hanno avviato indagini gli investigatori della polizia della squadra mobile.
IL COMMENTO
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