Cronaca

Viaggio nelle spiagge interdette alla balneazione, tra chi evita di fare il bagno e chi si è tuffato lo stesso nonostante il divieto
3 minuti e 39 secondi di lettura
di Silvia Isola

GENOVA - Il cartello recita perentorio "divieto di balneazione" e del resto dopo le immagini rapidamente andate virali dello sversamento al largo di Genova Quinto il bagno si ha un po' timore a farlo. Anche se c'è chi si è tuffato lo stesso, persino nell'area in cui il mare appare ricco di schiuma bianca che galleggia in superficie. E c'è anche chi il bagno lo ha fatto a sua insaputa, vuoi perché straniero e le indicazioni sono soltanto in italiano, vuoi perché non informato della situazione. "Mi sono tuffato, ho visto oggi la spiaggia curiosamente era più vuota del solito, l'acqua era limpida e pulita e ho fatto un bagno, inviando anche un video ad una mia amica per invitarla a raggiungermi", racconta un signore a Primocanale che è solito frequentare la zona. "Poi mi hanno fatto vedere il video e ora corro a casa a farmi una doccia, fortunatamente non ho bevuto l'acqua". 

Intanto in zona depuratore sono continuati per tutto il giorno i rilievi della guardia costiera e dei sommozzatori: la procura aprirà sicuramente un fascicolo, in cui verranno ipotizzati reati ambientali e si potrebbe contestare anche il disastro ambientale. Nel mirino degli investigatori del gruppo Ambiente della procura ci sono le manutenzioni all'impianto ma anche alle tubature secondarie. Sembrerebbe, infatti, che il depuratore fosse in manutenzione e per questo fosse utilizzato un bypass che avrebbe dovuto scaricare tutto al largo. Proprio la tubatura secondaria si sarebbe rotta a poche miglia dalla costa inondando l'acqua con liquami scuri.

Il Comune di Genova ieri ha emanato un divieto di balneazione per tre chilometri. Bar e stabilimenti balneari fanno i conti con i clienti che telefonano per chiedere della situazione, anche se complice il vento il paesaggio non appare così tanto deturpato. Lettini vuoti, poche persone a prendere il sole e chi può preferisce un tuffo in piscina. O non tuffarsi affatto, visti i problemi che non sono nuovi nella zona. Due anni fa c'era stato, infatti, un altro sversamento. "Purtroppo da qualche anno che il depuratore dà dei problemi", commenta una residente ai nostri microfoni. "Io ho sempre vietato alle mie nipotine di venire qui a fare il bagno". 

Iren in una nota ha fatto sapere che "sono terminate da poco le estese verifiche che Ireti, con l'ausilio di una squadra di sommozzatori, ha effettuato dal pomeriggio del 1 agosto, sulle condutture, situate in mare, a valle del Depuratore di Quinto, dopo la segnalazione da parte della Polizia Municipale Reparto Ambientale della presenza di una macchia di fluidi". "Le approfondite verifiche hanno escluso la presenza di rotture o falle nella condotta. Attualmente gli effetti della macchia, da un punto di vista visivo, sembrano essersi riassorbiti, sono in corso le analisi per avere conferma del rientro di tutti i parametri. Secondo una prima ricostruzione, lo sversamento in mare è riconducibile all'attivazione estemporanea della condotta di emergenza entrata in funzione, come previsto dalle norme di sicurezza, a seguito di un flusso esterno ed anomalo di fluidi proveniente dalla fognatura a monte dell'impianto. Pochi giorni fa si era verificato un primo episodio analogo che aveva comportato, come previsto dalle norme, la messa in bypass parziale del depuratore di Quinto. L'attivazione della condotta di emergenza è quindi legata al ripetersi di un secondo caso simile in poco tempo. I tecnici di Ireti stanno quindi conducendo controlli estesi sulla rete fognaria a monte del depuratore per ricostruire la provenienza di tale flusso anomalo. Ireti conferma di aver attivato tutte le misure per monitorare la situazione".

Dal punto di vista della balneazione, le analisi di Arpal hanno evidenziato che gli indicatori fognari ai fini della balneabilità sono risultati negativi. Permane però l'ordinanza del primo cittadino che vieta di fare il bagno in sei spiagge del Levante genovese.

ECCO LE ZONE

Capo San Rocco: da Via Capo San Rocco ai civici 8 - 10 di Via Quarto – lunghezza metri 547

Via Quarto: dai civici 8 - 10 di Via Quarto a m. 50 ad est del civico 14 di Via Quarto - lunghezza metri 294

Depuratore Quinto: da m. 50 ad est del civico 14 di Via Quarto al lato Ovest del depuratore di Quinto - lunghezza metri 566

Divisione Acqui: da lato Est del depuratore di Quinto all’asse di Via Divisione Acqui - lunghezza metri 575

Via Gianelli: da asse di Via Divisione Acqui al lato Ovest del civico 25 di Via Gianelli - lunghezza metri 618

Via Flecchia: da lato Ovest del civico 25 di Via Gianelli a Via Flecchia - lunghezza metri 699

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