Cronaca

La delusione e la rabbia dei genovesi nel cimitero di Staglieno, lo stesso degrado è denunciato dai camposanti di quartiere: sporcizia, incuria, danneggiamenti e anche furti
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di Michele Varì

GENOVA - Sporco e maltenuto, trascurato, pieno di erbacce, gallerie e campi perennemente transennati e al buio, e poi atti di vandalismo e furti. Nei mesi più caldi poi è infestato da zanzare ed è quasi possibile visitarlo.



E' il desolante quadro disegnato del cimitero di Staglieno dal racconto dei genovesi incontrati fra le tombe del monumentale nel giorno della commemorazione dei defunti.

Uno scenario che sembra uguale a quello denunciato nei giorni scorsi dagli altri camposanti, da Quinto a Nervi, alla Castagna di Sampierdarena, da Molassana, da San Siro di Struppa, dal san Martino di Pegli alla Biacca di Bolzaneto.
L'incuria fra le tombe.

I cittadini rimarcano tutti come trascurare i cimiteri significa trascurare la nostra memoria, i luoghi del ricordo dei nostri cari, significa non avere cura di chi ci ha voluto bene.

I più arrabbiati sono due cittadini che stamane a Staglieno hanno avuto l'amara sorpresa di scoprire che la statuina della madonna sulla tomba di un loro caro è sparita, è stata rubata da ladri senza cuore e privi di qualsiasi etica.

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