Cronaca

Un botto alle sette del mattino, poi una perdita di gas, le macerie travolgono due scooter, ma non ci sono feriti, la famiglia sfollata: "Smottamento annunciato"
3 minuti e 7 secondi di lettura
di Aurora Bottino e Michele Varì

La classica frana annunciata, dopo giorni di piogge, nonostante un muro spanciato, le crepe, i vetrini per monitorare. Anni di promesse rimaste tali. Poi il crollo, alle sette e dieci di stamane. Via Cinque Santi, al Lagaccio, ha trascorso una mattinata con il fiato sospeso per uno smottamento che ha cancellato il giardino di un'abitazione dove vive una famiglia, due genitori e tre figli, uno dei quali era appena uscito per andare a lavorare.

Cani molecolari per escludere persone sotto le macerie

Sul posto i vigili del fuoco di Genova con il nucleo cinofilo di Savona. Primo obiettivo dei soccorsi: avere la certezza che sotto i detriti che hanno travolto due scooter posteggiati non ci fossero persone, come appurato nel primo pomeriggio. Il muro di contenimento di cemento armato su cui posava il giardino crollando ha strappato diversi tubi tra cui uno del gas per cui la zona è stata invasa da un forte odore acre. Per questo gli abitanti dei palazzi della zona sono stati invitati a lasciare le proprie abitazioni per precauzione.

I residenti: "Crepe da mesi, crollo annunciato"

Ai microfoni di Primocanale stamane lo sfogo di Lorena e Simone, i genitori della famiglia evacuata, che dall'interno dell'appartamento hanno raccontato come le condizioni del muraglione destassero preoccupazioni ormai da tempo: "Le crepe su quel muro ci preoccupavano - hanno spiegato -, abbiamo inviato pec e avvisato tutti, sollecitato l'amministratore, ma è stato inutile, oggi si è sfiorata la tragedia, il nostro figlio più grande era appena uscito di casa...".

L'amministratore: "Domenica era tutto regolare"

Sempre in diretta su Primocanale ha risposto l'amministratore del condominio, Fabio Piccardo, che ha raccontato che le lesioni nel palazzo erano vecchie di anni, risalgono a prima che lui diventasse l'amministratore del caseggiato: "Abbiamo fatto diverse assemblee per nominare un tecnico ma non eravamo riusciti, alla fine, e avevamo rinviato la delibera a una nuova data. Io avevo comunque dato mandato di effettuare una verifica e sono presenti i sensori che domenica sono stati controllati dai vigili del fuoco che sono intervenuti per una perdita".

La famiglia 'intrappolata' in casa 

Dopo aver accertato che sotto alle macerie non c'erano persone i vigili del fuoco e la protezione civili dovranno capire se il crollo ha compromesso il palazzo che poggia sul giardino. I primi riscontri sono positivi: sino a ora gli unici sfollati sono i cinque componenti della famiglia evacuata che si è trasferita in un'altra abitazione che ha in disponibilità nella vicina via Ponza. "Non sappiamo quando potremo rientrare" ammette avvilito Simone.

La coppia è penalizzata anche il fatto di avere l'unico ingresso dell'appartamento proprio dal giardino crollato perché in passato aveva murato la porta per ricavare un'altra camera per i figli.

L'imponente macchina dei soccorsi

La frana stamane ha mobilitato anche la polizia locale, impegnata con molti agenti per disciplinare il traffico e agevolare il lavoro della protezione civile, sul posto anche gli agenti della polizia di stato e i carabinieri, e poi medici del 118 e volontari della pubblica assistenza di zona, pronti per eventuali feriti. Super lavoro anche per i tecnici di Ireti che hanno avuto il compito di individuare e sostituire il tubo del gas rotto dal crollo.

Lagaccio, priorità alla cura del territorio

Presente in via Cinque Santi anche Andrea Carratù, il presidente del Municipio Centro Est, e Luca Dore, consigliere di opposizione dello stesso consiglio, che non fa speculazioni politiche, ma ribadisce: "Nessuna speculazione politica, ma questa frana, l'ennesima che avviene in zona, conferma che le priorità del Lagaccio sono la messa in sicurezza e non la funivia".

 

(Notizia in aggiornamento)

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