"Anna Lucia Cecere prima dell'omicidio mi ha telefonato due volte in studio per sfogarsi, mi raccontava i suoi problemi con io suo ex tanto che alla fine dissi a Nada di non passarmi più le sue telefonate".
L'imputato per favoreggiamento Marco SoraccoLe confidenze con Cecere
Per la prima volta Marco Soracco, il commercialista indagato per favoreggiamento della presunta assassina della sua segretaria Nada Cella, ammazzata nel 1996 nel suo studio a Chiavari, ammette di avere parlato in confidenza al telefono con la presunta assassina Anna Lucia Cecere. Soracco lo ha ammesso oggi a Primocanale e nei giorni scorsi lo avrebbe riferito anche all'inviata della trasmissione di Ra3 Far West nel corso di un'intervista in video.
La novità
La notizia è clamorosa perché sino a oggi il commercialista indagato insieme alla mamma Marisa Bacchioni per favoreggiamento di Cecere, ha sempre affermato di non avere mai avuto rapporti confidenziali con la donna accusata di avere massacrato Nada la mattina del 5 maggio del 1996 e ora alla sbarra al processo con l'accusa di omicidio volontario aggravato.
Le accuse
La notizia che Cecere e Soracco avessero un rapporto confidenziale sino ad oggi si evinceva solo dall'intercettazione telefonica della mamma che parlando con un'anonima si lamenta di Cecere dicendo che chiamava sempre nello studio tanto che era diventata una stalker e per questo era stato detto a Nada di non passare più le sue telefonate: un particolare che è importante per processo appena avviato in corto di assise perché questo per il pm Dotto sarebbe il movente del delitto. Per l'accusa Cecere avrebbe massacrato Nada perché si frapponeva fra lei e il commercialista che voleva conquistare dal punto di vista affettivo e che avrebbe anche permesso di avere un lavoro sicuro, quello di segretaria al posto di Nada, e la solidità economica che rincorreva da sempre.
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