Cronaca

È successo intorno alle 9 in via Margotti
2 minuti e 54 secondi di lettura
di Aurora Bottino

Aveva 64 anni e viveva da solo Riccardo Pogliano, l'uomo morto questa mattina nell'esplosione del suo appartamento nel quartiere di Barbagallo a Sanremo.

La deflagrazione, che ha mandato in mille pezzi due pareti portanti del primo piano della palazzina di via Margotti, è avvenuta qualche minuto prima delle 9.

A interrompere il silenzio subito dopo il boato avvertito a chilometri di distanza sono state le sirene. Almeno venti le telefonate arrivate al 112, mentre molti dei residenti della via sono scesi in strada, impauriti dal forte rumore e dal denso fumo nero. Dietro al nastro bianco rosso posto dalla polizia locale i vigili del fuoco, il 118, la polizia e i tecnici di Italgas. I pompieri hanno prima spento le fiamme create dalla detonazione e poi sono entrati nello scheletro di quello che era l'appartamento di Pogliano, tra le macerie di cemento e mattone.

Dichiarati inagibili i due appartamenti vicini

L'esplosione ha danneggiato anche due appartamenti dell'edificio a otto piani, tra cui quello adiacente, ora dichiarato inagibile. La famiglia che abita accanto è riuscita a mettersi in salvo quasi per miracolo: in quel momento, fortunatamente, si trovava in un'altra parte della casa, lontana dalla stanza che condivide il muro con quella di Pogliano.

L'esplosione legata a una perdita di gas in cucina

Secondo una prima ricostruzione la causa dell'esplosione potrebbe essere legata alla caldaia, a sua volta collegata alla cucina che avrebbe perso gas: Pogliano, che era un fumatore, potrebbe essersi acceso una sigaretta facendo esplodere la casa. Tutti i dettagli di quello che è veramente accaduto all'interno di quella casa al primo piano saranno chiariti dalle indagini della polizia scientifica e dei vigili del fuoco. 

Da quanto si è appreso dopo la vittima , Riccardo Pogliano, aveva lavorato come operatore socio sanitario ed era prossimo alla pensione. L'abitazione, che è stata letteralmente sventrata, si trova in una palazzina a due piani composta da otto alloggi - due dei quali dichiarati inagibili - con il pianterreno adibito a magazzino.

Escluso per ora il gesto volontario

I vigili del fuoco stanno indagando assieme alla polizia per ricostruire l'accaduto e capire le cause che hanno determinato l'esplosione. Al momento viene seguita la pista dell'incidente ed è dunque esclusa quella di un gesto volontario, ipotesi che non viene mai tralasciata dagli inquirenti di fronte a fatti del genere. 

Un testimone: "C'era fuoco dappertutto"

"Eravamo davanti al garage e abbiamo sentito l'esplosione - racconta Enzo Labricciosa, l'uomo che ha allertato i soccorsi, proprietario di un box nelle vicinanze -. Siamo andati a vedere e c'era fuoco dappertutto. Sono usciti tutti dalle case e ho chiamato i vigili del fuoco".    Una volta constatato il decesso l'ingresso alla strada è stato recintato e successivamente è intervenuto il medico legale.

Sindaco Sanremo Mager: "Inagibili 4 alloggi"

Il sindaco di Sanremo, Alessandro Mager, a margine dell'odierno sopralluogo in via Margotti, ha detto: "Le squadre dei vigili del fuoco hanno lavorato per ore per mettere in sicurezza l'area, con l'ausilio della polizia di Stato e della polizia locale. Quattro alloggi limitrofi sono stati dichiarati inagibili. Come Comune, e in particolare con il settore servizi sociali, ci siamo subito messi a disposizione delle famiglie residenti: "Ai familiari della persona venuta a mancare nel tragico incidente - conclude - vanno le mie condoglianze la mia vicinanza". Secondo fonti dei vigili del fuoco sono due le famiglie sfollate"

 

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L'appartamento esploso in via Margotti, a Sanremo

 

 

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