E' stata l'alfiere di una rivoluzione che ha fatto epoca. Non solo un'icona indiscussa di quella che è passata alla storia come 'swinging London' ma un punto di riferimento per milioni di ragazze che non volevano più vestirsi come le loro madri e videro in lei uno strumento di libertà ed emancipazione. Mary Quant, che se ne è andata a 93 anni, viene sempre ricordata semplicisticamente come 'l'inventrice della minigonna' ma in realtà lascia un'eredità che va molto al di là dell'indumento che l'ha resa famosa. Perché insieme solo a pochi altri in quel periodo, penso ai Beatles o a Burroughs, riuscì a cogliere quello che i tedeschi chiamano lo 'zeitgeist', lo spirito del tempo, mettendosi in sintonia con un'intera epoca che stava stravolgendo usanze e costumi, avvertendo come un'intera generazione sentisse forte la necessità di fuggire da un sistema nel quale erano in moltissimi ormai a non riconoscersi più.
Ribelle fin dall'adolescenza quando si rifiutò di seguire la strada dei genitori, entrambi professori, andò prima a vivere da sola non ancora maggiorenne conducendo poi una vita bohémien insieme al figlio di una ricca famiglia inglese con il quale aprì – grazie ai soldi che lui aveva ereditato – un piccolo negozio in quella King's road che sarebbe anch'essa diventata un simbolo della nuova moda. E' lì che prese il via la carriera che tutti conosciamo, creando abiti sempre più corti rispetto a quelli che si usavano allora. Ma oltre alle minigonne, che comunque lanciavano un messaggio di emancipazione forte e chiaro, pantaloni a zampa di elefante, stivali di gomma, pullover aderenti e collant colorati. Dedicandosi poi anche ai maschietti disegnando per loro camicie slim fit e pantaloni a vita bassa.
Ancora adesso i suoi abiti sono considerati un classico, e questo resta certamente il lascito più significativo per una donna che ha permesso a moltissime altre donne come lei di sentirsi più libere e più indipendenti, anche dal punto di vista sessuale. E in fondo, in ogni ragazza che si incontra per la strada con una gonna sopra il ginocchio, una cintura in vita o il 'bowl cut', il taglio di capelli a scodella, c'è - senza che magari neppure lei lo sappia - un pizzico di Mary, delle sue provocazioni, delle sue sfide, del suo anticonformismo e della sua follia.
IL COMMENTO
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