GENOVA - C'è un patrimonio artistico a Genova aperto dal lunedì al venerdì che spesso neanche i genovesi conoscono. Si tratta dei palazzi dell'università di Genova che dai loro soffitti affrescati da grandi pittori quali Valerio Castello, Luca Cambiaso, Gregorio De Ferrari, permettono a studenti e professori di lavorare quotidianamente circondati dalla bellezza. Ma questi palazzi rappresentano anche importanti testimonianze nella storia artistico-culturale genovese e, ad ogni visita guidata realizzata durante le edizioni dei Rolli Days, fanno sempre il pieno di visitatori. Ecco perché è nata l'idea di cercare da una parte di realizzare più visite guidate durante la settimana, dall'altra di inserire totem dotati di QR code che possano permettere al pubblico anche in autonomia di scoprire la storia dei palazzi di via Balbi 4 e via Balbi 2.
Per questo progetto pilota che vedrà una prima sperimentazione di sei mesi è stato incaricato un giovane dottorando in storia dell'arte, Matteo Capurro, che ha vinto il bando realizzato da Scienze umanistiche.
Appassionato di divulgazione, per lui che ha cresciuto studiando all'interno di questi palazzi è un sogno che diventa realtà poterle comunicare al pubblico ligure, ma anche ai turisti. E il progetto potrebbe allargarsi anche agli altri dipartimenti, dato che il patrimonio universitario è ricchissimo di edifici storici spesso ancora troppo poco conosciuti.
IL COMMENTO
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