GENOVA - Cosa vi viene in mente se vi dico nostalgia? A Palazzo Ducale c'è una parete piena di post-it gialli: sono le definizioni, le suggestioni, i ricordi dei tanti visitatori che sono rimasti colpiti dall'allestimento che all'interno degli appartamenti del Doge si propone di raccontare un sentimento decisamente ambivalente e complesso. Prima patologia, poi rimpianto malinconico e infine una sensazione dolce amara, capace di far rivivere dentro di noi ricordi felici, la nostalgia viene declinata attraverso l'arte, in un viaggio che volutamente non segue il filo della Storia, ma mette in dialogo le suggestioni delle opere d'arte. E così, assieme ai curatori Matteo Fochessati e Anna Vyazemtseva, Primocanale ha cercato di portare a casa dei liguri una piccola preview di quello che si può ammirare dal vivo e soprattutto provare tra le sale di una mostra prodotta proprio da Palazzo Ducale. Una speciale visita guidata che parte proprio dal bookshop e dalle parole scritte da chi la mostra l'ha già visitata, per poi perdersi nella bellezza di alcuni dei capolavori prestati da alcuni dei musei internazionali più importanti e dalle collezioni genovesi.
L'appuntamento in tv è alle 21, ma la speciale puntata è già disponibile in anteprima on demand sul nostro sito primocanale.it (in alto) per tutti coloro che volessero vederla anche dal proprio smartphone. L'introduzione è a cura di Beppe Costa, presidente della Fondazione Palazzo Ducale, mentre le conclusioni sono affidate a Ilaria Bonacossa. E il contributo del professore di storia contemporanea dell'Università di Genova Ferdinando Fasce ha permesso di inquadrare quest'attenzione 'moderna' nei confronti della 'nostalgia'.
La produzione speciale è stata realizzata dalla squadra di Primocanale Production, con la regia di Alex Fragalà, le riprese di Patrick O'Connor e Guido Scaglia, l'audio a cura di Mario Boccuni e il montaggio di Lorenzo Vigo e si inserisce in una serie di puntate che sono già state realizzate alla scoperta della ricchezza culturale della città di Genova.
IL COMMENTO
Il senso civico di Besi
Fare sindacato non vuol dire che il governo sbaglia tutto