GENOVA - È iniziata ufficialmente l'era di Davide Natale, il nuovo segretario regionale del Partito democratico che è stato eletto per acclamazione sabato scorso. Natale sarà chiamato a condurre il partito verso le Regionali 2025.
Il neo segretario regionale del Pd Natale: "Priorità a sanità, ambiente e lavoro"
"Mi è sembrata una persona tranquilla, prudente, cauta, credo sia la persona giusta in questo momento nelle acque agitate del Pd e del Pd ligure, reduce da sconfitte clamorose e pesantissime. Unica vittoria si chiama Russo ed è a Savona - ha commentato il nostro editorialista Mario Paternostro -. Si sta andando avanti, da troppi anni, con un'onda di negatività continua. Natale dalle prime mosse, da come si è mosso in questi giorni per cercare di ricucire gli strappi accumulati in questi anni, credo sia la persona più adatta".
Secondo Mario Paternostro dovrà essere il Partito democratico e non la sinistra, a dettare la linea dell'opposizione, non con i "no campati in aria", ma con proposte serie e alternative alle giunte regionali e comunali. "Entro l'anno poi, dovranno trovare il candidato presidente che dovrà cercare di battere nel 2025 Giovanni Toti" ha sottolineato Paternostro.
Davide Natale avrà un compito, ben preciso: ovvero quello di riuscire a mettere insieme ciò che resta del Pd e della sinistra, sarà suo il compito di costruire e costruirsi un candidato per le regionali, capace di trovare il massimo consenso. "Dovrà essere proprio un leader, in passato i dem lì ha avuti, pensiamo a Margini, Mazzarello, Burlando, Montaldo, erano tutti dei leader. Entro l'anno il Pd e la coalizione devono assolutamente trovare un nome. Io credo che inizino a esserci possibilità concrete per una sfida seria, e con un ritorno alle urne di quella marea di liguri che negli ultimi anni non hanno votato" ha ribadito Mario Paternostro.
Nei giorni scorsi, nella chat di Claudio Burlando "Vasta Liguria" qualcuno ha scritto: "Il Mov5s sta diventando un partito, mentre il Partito democratico si sta trasformando in movimento". Ma d'altronde, come sottolineato da Paternostro, "Elly Schlein è una movimentista, ma in questo momento la vedo un po' in difficoltà. Credo però che vada lasciata lavorare, per il Pd la prova d'esame sarà l'appuntamento con le Europee 2024".
Sanità, ambiente e lavoro. Sono questi i tre temi principali che faranno parte dell'agenda programmatica di Davide Natale. "A mio avviso è perfetto, aggiungerei però le politiche giovanili, poi il salario minimo mi piace ed è indispensabile - analizza Paternostro -. A Genova e in Liguria i giovani sono tra i meno pagati d'Italia quando escono dal periodo di studio. Mi auguro che questo entri nel programma, come deve entrare il tema legato alla sanità, perché bisogna tornare a una sanità pubblica, va bene che sia affiancata dal privato ma bisogna puntare sulla sanità pubblica, forte. Ed è giusto che sia al primo posto".
Il Pd deve tornare a vincere, se non vuole diventare e destinarsi all'ininfluenza. È questo il timore che si percepisce dentro e fuori il partito. "Io credo che lo abbiano capito, perché o si cambia in qualche maniera o se no credo sia veramente finita. Anche i cattolici progressisti con Veltroni che avevano dato vita al Partito democratico in passato lo avevano fatto, io penso che in Natale loro possano trovare una persona che sa ascoltare. I partiti sono fatti di tante anime, storie e idee e per andare avanti devono trovare degli accordi" conclude Mario Paternostro, che cita poi Forlani, uomo simbolo della Dc, scomparso pochi giorni fa. "Lui ebbe la capacità di tenere insieme più anime".
IL COMMENTO
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