Politica

Si attende la risposta degli elettori dopo la maxi inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Regione
3 minuti e 53 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi

Se dovessimo attribuire un sostantivo a questa campagna elettorale ufficialmente terminata, quello più appropriato potrebbe essere: diesel. In effetti, la partenza è stata in salita, tiepida, per poi infuocarsi nelle ultime settimane, sia a livello nazionale che locale. A catalizzare l'attenzione è stata soprattutto la sfida (a distanza) tutta al femminile tra Giorgia Meloni ed Elly Schlein. Entrambe si giocano un pezzo di storia, anche se a rischiare di inclinare maggiormente il proprio destino è la segretaria dem, che sarà chiamata alla prova del nove con la base riformista del partito, se non dovesse superare la cosiddetta soglia psicologica. Per la premier sarà invece importante confermare il trend positivo di questo primo anno e mezzo di governo, per mandare un messaggio dentro e fuori la maggioranza, in termini di consensi. La corsa per rinnovare il parlamento europeo, saranno 76 i rappresentanti italiani a Strasburgo, si è trasformata in una competizione tutta interna al nostro Paese.

Dal macro (l'Europa) al medio-macro (l'Italia) fino ad arrivare al micro (la Liguria). Insomma come le scatole cinesi, una dentro l'altra, perché proprio il voto dell'8 e 9 giugno sarà un test per verificare quale sia il volere degli elettori liguri, dopo la maxi inchiesta giudiziaria che si è abbattuta sulla Regione dal 7 maggio scorso e che ha coinvolto il presidente Giovanni Toti, agli arresti domiciliari. Su quest'ultimo pende l'accusa di corruzione, falso e voto di scambio. Sotto la lente di ingrandimento della procura anche il mondo imprenditoriale e portuale. E proprio il presidente ligure potrà recarsi alle urne per esprimere il proprio voto, scortato dalla Guardia di Finanza, che lo accompagnerà in una scuola di Ameglia, dove ha la residenza e dove nella villetta di famiglia sta scontando la misura cautelare. La partita, nell'election day di queste ore, si disputa nelle urne, dove italiani e liguri sceglieranno il partito che meglio li rappresenta, oltre agli esponenti che potranno ricevere la preferenza dei cittadini. Ma il vero trionfatore, come spesso accade nelle ultime tornate elettorali, potrebbe essere l'astensionismo, a maggior ragione nelle Europee, da sempre sentite "distanti" da buona parte dell'elettorato.

La politica ligure attende quindi una doppia risposta, per capire se l'inchiesta in corso ha allontanato ulteriormente la popolazione. L'esito del voto europeo e amministrativo potrebbe gettare le basi per il prossimo appuntamento elettorale ligure, quello delle Regionali, qualora la soluzione fosse il voto anticipato. La decisione spetterà al presidente (sospeso) Giovanni Toti, che al momento ha fatto sapere di non aver intenzione di dimettersi. La richiesta, per ora congelata, potrebbe arrivare dalla premier Meloni, qualora FdI ottenesse un buon risultato. A quel punto la tentazione di capitalizzare e di non essere risucchiati dal proseguo dell'inchiesta, potrebbe far cambiare gli scenari. Alla finestra intanto, restano i progressisti, dal Pd al Movimento Cinque Stelle, passando per la Sinistra, che aspettano lo spoglio per testare il "sentiment" degli elettori, in vista del possibile passo indietro di Toti. Si vota anche per le Amministrative, 125 i comuni al voto, da Levante a Ponente. Tre le città sopra i 15 mila abitanti Sanremo, Rapallo e Albenga, dove è possibile il ballottaggio tra due candidati sindaco.

Sono invece una ventina i gli esponenti liguri che proveranno la scalata in Europa, nonostante la circoscrizione del Nord Ovest (quella in cui rientra la Liguria ndr) sia complicata per il nostro territorio, del quale fanno parte Lombardia, Piemonte e Valle d'Aosta. Due i candidati di Fratelli d'Italia: il capogruppo il consiglio regionale Stefanno Balleari e la presidente di Fidapa Albenga Antonella Tosi. La Lega si presenta con il deputato Francesco Bruzzone e l'assessore genovese Lorenza Rosso; in lista anche il generale Roberto Vannacci, spezzino di origine. Forza Italia, in sinergia con Noi Moderati schiera un politico di lungo corso come Luigi Grillo, ex Dc, e il già sottosegretario alla Salute Andrea Costa. Il Partito Democratico con la sua capolista Cecilia Strada ha deciso di candidare il capodelegazione al parlamento europeo Brando Benifei, la consigliera comunale di Genova Donatella Alfonso e l'ex assessora all'Ambiente di Sanremo Lucia Artusi. Tre i rappresentanti del Movimento Cinque Stelle, scelti attraverso il voto online degli iscritti: Fabio Romano, assistente dell'europarlamentare Tiziana Beghin; Isabella Parini, ex consigliara di Varazze e Jean François Boudard, docente di origine francese ma residente a Genova da quasi cinquant’anni. Alleanza Verdi e Sinistra, con la capolista Ilaria Salis, ha deciso di far scendere in campo la sindacalista Simona Cosso. Azione invece ne schiera tre: la consigliera comunale Cristina Lodi, il consigliere municipale della Media Val Bisagno Federico Giacobbe e l'imprenditore Riccardo De Giorgi. Stati Uniti d’Europa, con Italia Viva e +Europa, punta sulla senatrice di Iv Raffaella Paita e Davide Falteri, consigliere comunale a Genova. Nella lista Libertà di Cateno De Luca troviamo l’avvocato genovese Marco Mori.

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