Politica

Al primo turno la candidata del centrodestra Elisabetta Ricci era avanti con il 45,20% dei voti, contro il 25,14% del civico Armando Ezio Capurro
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RAPALLO - Nella politica, come nel calcio, si vince anche di strategia. Si può scegliere la strada del catenaccio, per difendere il risultato, o quella dell'arrembaggio, per ribaltare il punteggio. E lo sanno bene i due candidati che corrono al ballottaggio per la poltrona di sindaco. Al primo turno si era imposta con il 45,20% (6.410 voti) la candidata di centrodestra Elisabetta Ricci, contro il 25,14%  (3.565) del candidato civico Armando Ezio Capurro. Ricci, insegnante di professione, è stata sostenuta da Fratelli d'Italia e da Forza Italia, dopo un tira e molla con l'uscente Carlo Bagnasco, eletto cinque anni fa con quasi l'80% delle preferenze, con un vero e proprio plebiscito. Ai partiti si aggiunge la sua lista civica con all'interno alcuni esponenti della Lega.

Capurro invece, già sindaco di Rapallo tra il 2004 e il 2006, vanta una lunga esperienza politica anche come consigliere regionale, indipendente ma a sostegno dell'ex presidente della Regione Claudio Burlando. Che sia un uomo più vicino alla sinistra non può essere né confermato né smentito, oggi si definirebbe un uomo di centro, che fa parte del cosiddetto civismo. Ma da politico navigato e che conosce bene i meccanismi, ha giocato la carta dell'apparentamento, trovando un accordo con il candidato di centrosinistra, anima del Partito Democratico, Francesco Angiolani, che nell'election day dell'8 e 9 giugno si era fermato al 13%. I dem hanno deciso di prestare il proprio simbolo in appoggio a Capurro.

Una decisione che è stata presa dalla dirigenza locale e che potrebbe rimescolare lo scenario, anche se Elisabetta Ricci ha un vantaggio di circa 20 punti. Ma al secondo turno, come insegnano in tanti, si riparte da zero a zero e tutto è possibile. È questa la speranza che nutre l'ex sindaco di Rapallo, che punta a capitalizzare anche i possibili voti del candidato di sinistra Andrea Carranante, sostenuto da Unione Popolare. La risposta finale, come sempre accade alle elezioni, spetta ai cittadini, in questo caso a quelli progressisti e del Pd, che potrebbero decidere di votare per Capurro o altresì di disertare le urne. E il rischio, che la percentuale dei votanti possa scendere ancora, è molto alta. Seggi aperti domani, domenica 23 giugno, e lunedì 24 giugno, rispettivamente dalle 7 alle 23 e dalle 7 alle 15. 

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