Politica

L’esistenza stessa di ipotesi di reato su finanziamenti - spiega l'avvocato - e su interventi di sollecitazione politica al disbrigo di pratiche legittime formalmente e sostanzialmente, inibisce non solo Toti ma ogni soggetto politico da attuare tali azioni
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AMEGLIA - Si è concluso il terzo e ultimo incontro del presidente (sospeso) di Regione Liguria Giovanni Toti con i politici: dopo gli esponenti della Giunta e i segretari regionali dei partiti di maggioranza oggi è toccato ai parlamentari di Noi Moderati Maurizio Lupi e Pino Bicchielli. "Per estremo rispetto nei confronti dell’inchiesta in corso - comunica con una nota l'avvocato di Toti, Stefano Savi - della delegazione non faceva parte l'onorevole Ilaria Cavo, pure eletta in Liguria e facente parte del Gruppo, perché sentita dai Pm come persona informata sui fatti riguardo un capitolo dell’inchiesta in corso (quello legato al voto di scambio ndr).

Finanziamenti ai partiti, sollecitazioni verso le amministrazioni e governabilità della Liguria: sarebbero stati questi i temi al centro della riunione, come comunicato ancora da Stefano Savi. Toti per quanto riguarda finanziamenti e sollecitazioni avrebbe confermato per il suo futuro non intende "porre in essere simili attività".

"Al centro del colloquio tra il Presidente e i Parlamentari - ha riferito Toti - la necessità di ritrovare al più presto un equilibrio tra le esigenze della inchiesta e quelle del Governo della Regione, organo di rango Costituzionale.

Un tema centrale per tutta la politica, dal momento che le misure cautelari e la conseguente sospensione della Presidenza eletta dai cittadini non possono, prolungate a tempo indeterminato, configurarsi come una decadenza di fatto dall’incarico, vietata dalla legge stessa.

Pertanto il Presidente Toti, in piena sintonia con gli interlocutori, ha auspicato che al più presto si arrivi ad una soluzione di equilibrio tra le varie esigenze. Soluzione che, in analoghi casi precedenti, è stata trovata.

Toti ha sottolineato inoltre la necessità di fare chiarezza al più presto, a livello legislativo, sul tema dei finanziamenti alle forze politiche e i sui limiti dell’azione politica di stimolo e sollecitazione nei confronti delle amministrazioni affinché diano, nei termini di legge, risposte solerti ed efficaci.

Due temi sollevati dalla inchiesta ma che riguardano tutta la politica. Come già per altro scritto nelle istanze presentate ai magistrati e sottolineato durante l’interrogatorio, l’esistenza stessa di ipotesi di reato su finanziamenti registrati nei termini di legge e su interventi di sollecitazione politica al disbrigo di pratiche, esse stesse legittime formalmente e sostanzialmente, inibisce non solo Toti, che ovviamente ha già dichiarato di non intendere per il suturo porre in essere simili attività, ma ogni soggetto politico da attuare tali azioni, che pure sono indispensabili alla politica, almeno fino a quando una sentenza o un intervento del legislatore avrà chiarito in modo inequivocabile i loro contorni di legalità.

Per quanto riguarda il futuro del Governo Regionale, ad un anno e mezzo dalla sua naturale scadenza, esso dovrà essere tema di ampio confronto con i partiti, le amministrazioni civiche che si riconoscono nella maggioranza politica e i vari portatori di interesse del territorio.

Un percorso che sarà attivato non appena il Presidente avrà recuperato una almeno parziale agibilità politica e di comunicazione".

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