Politica

Botta e risposta tra i capigruppo di Pd e FdI in Regione sul ruolo delle istituzioni
9 minuti e 11 secondi di lettura
di Giorgia Fabiocchi
Persone in piedi in aula rossa a Genova

La morte del portuale Giovanni Macciò ha scosso Genova, il mondo del lavoro, e ha provocato la reazione della politica, divisa al suo interno. Il cordoglio è partito già da questa mattina presto, con le parole del capogruppo del Partito Democratico Armando Sanna.

Il cordoglio della politica che si divide 

"Non si può morire di lavoro. Non si può più rimandare il tema della sicurezza. L'incidente avvenuto in porto questa notte in cui è morto un lavoratore portuale e un altro è rimasto ferito impone di agire al più presto per rafforzare le misure di sicurezza - ha commentato Armando Sanna -. Da tempo chiediamo alla Regione maggiori controlli e non soluzioni tampone e parziali. Bisogna investire sulla formazione e la prevenzione. Non si possono continuare a contare i morti. Il nostro abbraccio ai familiari e ai colleghi in questo momento di dolore". Alle sue parole hanno fatto eco, contro, quelle del capogruppo di Fratelli d'Italia Rocco Invernizzi: "No a strumentalizzazioni sulle morti sul lavoro. Le accuse di Sanna alla Regione sono inaccettabili". La politica che si divide, anche sulla morte di un lavoratore. È netta quindi la risposta di Rocco Invernizzi dopo l'infortunio in porto a Genova costato la vita ad un operaio di 52 anni. "È vergognoso fare campagna elettorale su una vicenda così tragica: il consigliere tira in ballo la Regione accusata di aver adottato soluzioni tampone in tema di sicurezza sul lavoro. Non è il momento delle polemiche, aspettiamo di conoscere nei dettagli la dinamica dei fatti prima di lanciare accuse del tutto gratuite. Questo è il momento del cordoglio di tutti, della vicinanza alla famiglia dell’operaio: questo è il momento del silenzio. Le morti sul lavoro – sottolinea con forza Invernizzi – sono un tema urgente e prioritario, ma non deve essere utilizzato come pretesto per fare propaganda o ottenere vantaggi politici. Invece di fare uso delle tragedie per dividere o accusare, la risposta dovrebbe essere un impegno comune per garantire che simili incidenti non accadano più, promuovendo la cultura della sicurezza e proteggendo la vita e la dignità di tutti i lavoratori. Non si tratta solo di una questione politica, ma di un dovere morale che riguarda la società intera. La politica deve lavorare insieme a imprese, sindacati e istituzioni per creare un ambiente di lavoro più sicuro, dove la vita dei lavoratori sia sempre la priorità assoluta".

Vicinanza alla famiglia da parte del presidente Bucci

Con profondo dolore apprendiamo la notizia dell'incidente mortale avvenuto questa notte al terminal Psa di Pra', che ha causato la tragica perdita di un operaio della Culmv e il grave ferimento di un altro lavoratore. A nome mio e di tutta la Giunta regionale, desidero esprimere le più sentite condoglianze alla famiglia e ai colleghi della vittima e augurare una pronta guarigione al lavoratore ferito - così il presidente di Regione Liguria Marco Bucci in merito alla tragedia sul lavoro avvenuta nel porto di Genova -. Ogni vita persa sul lavoro è una ferita profonda per la nostra comunità e un monito affinché tutti, istituzioni e parti sociali, intensifichino gli sforzi per garantire condizioni di sicurezza sempre più efficaci. Proprio per questo siamo pronti a riunire già nelle prossime ore i sindacati regionali e di comparto e le associazioni datoriali. Regione Liguria si stringe ai famigliari e ai colleghi dell'operaio scomparso, condividendo il dolore di una tragedia che colpisce non solo il porto di Genova, ma l'intero tessuto sociale della Liguria".

Le parole del segretario del Pd genovese Simone D'Angelo


Dura la presa di posizione del segretario provinciale della città metropolitana di Genova Simone D'Angelo: "L’incidente di questa notte nel porto di Genova, in cui ha perso la vita un camallo di 52 anni e un suo collega è rimasto gravemente ferito, è l’ennesima tragedia a cui non vorremmo più assistere. Nei primi 10 mesi del 2024 sono stati 890 i morti sul lavoro di cui 16 in Liguria e le denunce di infortunio sono state oltre 400mila. Le istituzioni non possono permettersi di ritrovarsi a parlare di misure per la sicurezza dei lavoratori solo di fronte alle tragedie. Da tempo chiediamo interventi per una maggiore sicurezza sui posti di lavoro prevedendo formazione e incremento dei controlli. Il lavoro portale è fortemente a rischio e le misure presenti oggi sono insufficienti. La Regione Liguria intervenga rafforzando il personale Psal e chieda al governo di provvedere ad applicare quelle misure necessarie per garantire la sicurezza dei lavoratori portuali. Ai familiari e a tutti i lavoratori della Compagni Unica la mia vicinanza".

Il monito del consigliere regionale del Pd Andrea Orlando

"Una terribile tragedia quella avvenuta nella notte nel porto di Genova dove ha perso la vita un operaio mentre un altro è rimasto gravemente ferito. Ai familiari e ai lavoratori del Culmv la mia sentita vicinanza e solidarietà. Non si tratta purtroppo di un caso isolato ma dell'ennesimo incidente sul lavoro che avviene in Liguria come purtroppo quotidianamente nel resto del Paese. In attesa che le autorità accertino la dinamica di quanto è accaduto, la politica e tutte le istituzioni non possono ancora attendere, serve una reazione seria e rapida sul fronte della prevenzione, della formazione e del rafforzamento delle strutture di controllo. E servono scelte immediate, come chiedono anche i sindacati, per porre fine ad una lunga stagione di commissariamento del porto, avvenuta dopo una stagione di scandali nella sua gestione, per una realtà tra le più importanti del Mediterraneo che non merita di essere ostaggio delle trattative tra i partiti di maggioranza al governo e in regione". Così il deputato Pd ed ex Ministro del Lavoro Andrea Orlando.

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Una tragedia che non si ferma

"Non è solo una tragedia, ma uno scandalo che si ripete con troppa frequenza, lasciando dietro di sé vite spezzate, famiglie distrutte e una comunità intera in lutto" la dura presa di posizione del consigliere regionale Gianni Pastorino. "Si tratta di una realtà inaccettabile: quella di chi ogni giorno affronta rischi che non dovrebbero esistere, solo per svolgere il proprio mestiere. Ogni morte sul lavoro è una sconfitta per tutte e tutti, il segnale di un sistema di controlli carente e di una politica che non è riuscita a imporre standard adeguati di sicurezza. Sono anni che denunciamo l’insufficienza delle misure di sicurezza, i controlli sporadici e le condizioni in cui troppe lavoratrici e lavoratori sono costretti a operare. Gli ispettorati del lavoro e le istituzioni preposte continuano a essere sottodimensionati mentre le grandi aziende che traggono profitto dalle attività portuali non investono abbastanza per garantire l’incolumità dei propri dipendenti - le parole di Gianni Pastorino. Questa morte pesa sulle coscienze di chi poteva fare di più e non l’ha fatto. Pesa su chi continua a trattare la sicurezza come un costo e non come una priorità. Pesa su uno Stato che, nonostante le promesse, non riesce a far rispettare le regole con controlli sistematici e incisivi. Non è casuale che da tempo, insieme a tutta l’opposizione, chiediamo più personale per gli uffici UOPSAL (Unità operativa prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro) delle Asl. Una richiesta fatta più e più volte negli anni alla quale ho sempre ricevuto risposte vaghe dall’assessore alla Sanità. Sottolineo inoltre come nel Piano socio-sanitario regionale 2023 – 2025 non ci sia nulla sulla sicurezza sul lavoro nella nostra regione. Sono vicino alle lavoratrici e ai lavoratori che oggi, con lo sciopero, stanno lanciando un grido di dolore e di rabbia. La loro protesta è giusta e necessaria: non possiamo più tacere di fronte a queste tragedie, che si potrebbero e si dovrebbero evitare. Non è solo una battaglia delle lavoratrici e dei lavoratori del porto di Genova: è una battaglia per la dignità del lavoro, per il rispetto della vita umana, per un futuro in cui nessuno esca di casa al mattino senza sapere se tornerà a casa la sera".

Il minuto di silenzio in consiglio comunale

Questa mattina il consiglio comunale di Genova, in occasione della discussione del bilancio di fine anno, ha aperto la sua seconda giornata con un minuto di silenzio per l'operaio che, questa notte, ha perso tragicamente la vita in un incidente sul lavoro nel Porto di Pra'. "Un atto doveroso, condiviso con tutti i consiglieri di maggioranza e minoranza che ci ricorda, ancora una volta, che la sicurezza e il rispetto per la vita di chi lavora devono essere sempre al primo posto. Ci stringiamo, con profondo cordoglio, ai familiari della vittima ai quali vanno le più sincere condoglianze per questa terribile perdita" le parole del presidente del consiglio comunale di Genova Carmelo Cassibba.

Le parole del Movimento Cinque Stelle

"La notizia dell’operaio morto al porto di Genova ci addolora e ci lascia sgomenti: ai familiari va il nostro più sentito cordoglio. Così come al suo collega ferito facciamo i migliori auguri di pronta guarigione. Questa vicenda però ci dà l’ennesima conferma che sulla sicurezza sul lavoro siamo troppo indietro, e che gli sforzi per scongiurare certi episodi non sono sufficienti. In questi due anni abbiamo fatto numerose proposte al governo, come ad esempio lo stanziamento di ulteriori risorse per le imprese del settore portuale che investono in sicurezza. Purtroppo, però sembrano sempre esserci altre priorità". Così in una nota i parlamentari genovesi del M5s Roberto Traversi e Luca Pirondini. "Oggi abbiamo assistito all’ennesimo omicidio sul lavoro. Per prevenire queste tragedie serve un impegno bipartisan: ricordo a questo proposito il Ddl del senatore M5S Luca Pirondini, con il quale si chiede di istituire una Procura nazionale del lavoro, ipotesi caldeggiata anche da illustri magistrati specializzati in materia di infortuni. Auspichiamo che su questi temi maggioranza e Governo aprano a un doveroso confronto" commenta il capogruppo regionale del M5s Stefano Giordano. "Purtroppo, registriamo oggi la sedicesima vittima in Liguria nel 2024: una situazione inaccettabile e per questo chiediamo di dare corso alla riforma sull'omicidio sul posto di lavoro. È una strage silente fatta di poca attenzione e di sottovalutazione del rischio: servono più garanzie verso i lavoratori, con la formazione, il rispetto e la dignità del lavoro", chiosa il capogruppo comunale del M5s Fabio Ceraudo.

Il ricordo della liste civiche di centrodestra

Anche le liste civiche regionali Vince Liguria-Noi Moderati e Orgoglio Liguria ricordano l'operaio vittima sul lavoro. "La tragedia avvenuta questa notte nel porto di Genova ci ha colpiti profondamente, ricordandoci la fondamentale importanza che ha la sicurezza sul lavoro affinché simili episodi non si ripetano.  A nome del gruppo Vince Liguria faccio le nostre più sentite condoglianze ai familiari e ai colleghi della vittima Giovanni Battista Macció e gli auguri di pronta guarigione all’operaio ferito" le parole di Matteo Campora di Vince Liguria-Noi Moderati. "Ogni incidente sul lavoro ci richiama ad un forte senso di responsabilità. Dobbiamo continuare a lavorare per far sì che tragedie come quella di questa notte nel porto di Genova non avvengano più. Noi consiglieri di Orgoglio Liguria ci uniamo al cordoglio e al forte abbraccio collettivo che in queste ore si è stretto attorno ai familiari della vittima Giovanni Battista Macció; auguriamo una pronta guarigione al collega ferito che in questo momento si trova ricoverato in ospedale" commenta Giovanni Boitano di OL.

 

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