ROMA - Il tema dei dragaggi al centro delle commissioni in parlamento a Roma. La deputata ligure di Noi Moderati Ilaria Cavo ha presieduta la commissione congiunta attività produttive e ambiente della Camera al posto del presidente Gusmeroli.
"Ho chiesto un intervento tramite decreti attuativi per far rientrare nell'economia circolare anche il sistema di dragaggio dei porti - spiega Cavo -. La sabbia dei dragaggi, quella parte nobile del sedimento, può essere riutilizzata per esempio per i ripascimenti e altre finalità, ma ora questo meccanismo è bloccato. Un impegno da parte del governo per tutto il sistema portuale e la nostra Liguria". La richiesta rivolta al ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin è quella di sbloccare il procedimento.
La legge esiste già: risale al 10 novembre 2021 e spiega che le autorità competenti possono "autorizzare il riutilizzo del materiale derivante dall0'escavo di fondali di aree portuali e marino-costiere" in ambienti terrestri o marino costieri. Entro l'8 febbraio del 2022 sarebbero dovute essere adottate le norme tecniche per disciplinare le opzioni di riutilizzo di dragaggio di ogni loro singola frazione granulometrica secondo le migliori tecnologie disponibili. Ora dalla deputata ligure è arrivato un nuovo impulso.
I porti della Liguria rappresentano insieme i principali scali italiani. Nel futuro del porto di Genova c'è la nuova diga foranea. Il contratto è stato firmato e i lavori dovrebbero partire entro aprile del 2023 come precisa il presidente del porto Paolo Emilio Signorini (leggi qui).
Nel frattempo, come ricorda l'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale, nei porti di Genova e Savona sono in pieno svolgimento altri lavori di dragaggio, interventi di mantenimento e approfondimento dei fondali, utili per consentire l'accosto in banchina delle navi, anche di ultima generazione, sia commerciali che passeggeri. "Se non venissero eseguiti periodici dragaggi dei fondali, i sedimenti trasportati dal moto ondoso e dai numerosi rivi che sfociano in mare, si accumulerebbero impedendo, a lungo andare, la navigabilità delle navi in porto" spiega l'Autorità portuale.
A Genova sono previsti dragaggi per circa 600.000 mq di materiale, una quantità tale da riempire 60 campi da calcio fino all’altezza di un metro. Parte del materiale dragato, che dalle caratterizzazioni è risultato idoneo al riutilizzo, verrà usato per riempire e stabilizzare i cassoni in cemento armato della nuova diga foranea di Genova. Nel bacino storico i fondali verranno portati rispettivamente a -11 metri di profondità presso Ponte dei Mille, e a -10 metri presso le altre banchine. Nel bacino di Sampierdarena levante si potrà arrivare a una quota di -17; a ponente verrà raggiunto un pescaggio di oltre -14 metri. Con i dragaggi previsti per la realizzazione della Nuova Diga di Genova, il canale di accesso al porto avrà una profondità di -18 metri.
A Savona l’intervento sarà limitato all’aerea antistante alla banchina Calata delle Vele dove, a circa 60 metri dal ciglio banchina, il pescaggio verrà portato a -11 metri, lo stesso livello di cui già dispone la banchina del terminal. I sedimenti raccolti verranno posizionati nella zona Alti Fondali.
IL COMMENTO
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