Porto e trasporti

Assessore Maresca: "Nel 2025 avremo tutto il porto elettrificato". Uno dei problemi è legato agli incentivi da mettere in campo a favore delle compagnie per predisporre sistemi adatti all'attracco in banchina attraverso l'allaccio elettrico.
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di Andrea Popolano

GENOVA - "Ci vuole un passettino in più da parte degli armatori" così l'assessore al Porto del Comune di Genova Francesco Maresca in riferimento alle azioni necessaria per consentire alle navi che arrivano in porto di allacciarsi alle banchine elettrificate. I lavori a Genova sta andando avanti: "Nel 2025 avremo tutto il porto elettrificato" sottolinea ancora Maresca.

Uno dei problemi infatti è legato agli incentivi da mettere in campo a favore delle compagnie per predisporre dei sistemi adatti all'attracco e alla permanenza in banchina attraverso l'allaccio elettrico. Non sono molte infatti le compagnie pronte. Per questo si parla di mettere incentivi per spingerle a favorire la predisposizione all'allaccio elettrico. "L'Unione europea e lo Stato hanno dato il via libere a misure fiscali volte ad incentivare ad approvvigionarsi gli armatori" rimarca Maresca.

Questo giovedì alle 10,30 è previsto l'Osservatorio Ambiente-Salute. Al centro la questione dei fumi dalle navi. All'incontro partecipano oltre ai rappresentanti del Comune anche Arpal, Asl3, l'Università di Genova, l'istituto scientifico del San Martino, Medici per l'ambiente e i comitati cittadini. Alla riunione partecipa anche Luciano Grasso, health city manager del Comune di Genova.

In commissione a Palazzo Tursi lo scorso 27 giugno si è parlato dell'inquinamento del fumo prodotto dalle navi in porto. Secondo i dati emersi da Arpal è stimato tra il 5-10% il contributo delle emissioni navali rispetto al particolato totale presente nell'aria. Durante la commissione è emerso come il Comune di Genova punti ad aumentare le centraline che misurano la qualità dell'aria. Nel corso dell'ultimo anno le uniche centraline che hanno registrato valori sopra la media per quanto riguarda il particolato (pm 2,5 e pm 10: polveri sottili) sono quelle di corso Europa e via Buozzi, quest'ultima proprio davanti al porto.

Più volte i comitati anche attraverso i gruppi social hanno manifestato preoccupazione per le emissioni che arrivano dalle navi in porto. "Dobbiamo concentrarci sul rispetto delle norme, è vero che le norme attuali possono essere migliorate - aggiunge l'assessore Maresca -. Con il Genoa Blue Agreement sottoscritto dalla Capitaneria di porto, l'Autorità portuale e 44 compagnie di navigazione abbiamo anticipato di un anno le normative più stringenti previste dall'Unione europea". La misura prevede che le navi in navigazione non possono utilizzare combustibili con tenore di zolfo superiore allo 0,5% in massa, questo per ridurre la componente inquinante rappresentata dagli ossidi di zolfo (SOx) rilasciati in aria attraverso i gas di scarico; questa percentuale si riduce ulteriormente allo 0,1% per le navi all’ormeggio in porto.

Il Blue Agreement prevede che le navi delle Compagnie aderenti all’accordo completino il passaggio al combustibile con tenore di zolfo non superiore allo 0,1% in massa ben prima di essere all’ormeggio, a circa tre miglia nautiche (oltre cinque chilometri) dalla costa. Le navi continueranno a utilizzare combustibile con basso tenore di zolfo per tutta la permanenza in porto e durante le manovre di partenza, fino a quando non saranno nuovamente al di fuori del bacino.

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