Porto e trasporti

Oggi l'apertura delle buste in seduta pubblica
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di Elisabetta Biancalani

GENOVA - Alla fine non ci sono stati altri  concorrenti: i Rimorchiatori Riuniti sono stati gli unici candidati a svolgere il servizio tecnico nautico di rimorchio nel porto di Genova, nell'ambito della gara che riaffida la concessione per altri 15 anni. Del resto la società è da circa 100 anni che opera nello scalo del capoluogo ligure, con i mezzi arancioni che hanno accompagnato navi di tutti i generi, compreso il relitto della Costa Concordia. In Autorità portuale sono state aperte le buste, anzi l'unica busta, tramite una seduta pubblica in video conferenza. La partita è però gestita dalla Capitaneria di porto che ora ha qualche giorno di tempo per far sì che la Commissione esaminatrice chiuda la partita, verifichi la rispondenza ai criteri richiesti dal bando di gara, decretando così la vittoria vera e propria. 

I circa 100 dipendenti tra tecnici e amministrativi, oltre ai vertici stessi della società, sono rimasti con il fiato sospeso per lungo tempo visto che nulla era trapelato circa la candidatura di altri soggetti. Peraltro si tratta della prima gara nel porto di Genova che segue le nuove regole europee, emanazione della famosa direttiva Bolkestein, anzichè il Codice della navigazione. Il che significa che potevano candidarsi anche gruppi da tutta Europa. Ma non è successo. Altre gare simili si sono svolte di recente nel porto di Savona, con diversi contendenti ma la riconferma dei vecchi gestori del servizio, e in quello della Spezia dove, come a Genova, non c'erano avversari. 

"Abbiamo appreso stamane che la nostra controllata Rimorchiatori del Porto di Genova è risultata essere l’unica partecipante alla gara internazionale per l’affidamento del servizio di rimorchio nel porto di Genova - commenta Alberto Dellepiane, amministratore Delegato Italia di Rimorchiatori Mediterranei, società del Gruppo Rimorchiatori Riuniti - Riteniamo che la complessità del servizio richiesto per assicurare i massimi standard operativi e di sicurezza, unitamente alle nostre capacità di contenere i costi di erogazione del servizio abbiano reso la partecipazione alla gara non interessante per altri operatori. Qualora la commissione esaminatrice, terminata la verifica dell’offerta, dovesse proclamarci vincitori, saremo orgogliosi di poter continuare la nostra attività centenaria nel porto di Genova insieme a tutta la squadra che rappresenta un elemento centrale del successo della società". 

 

Piuttosto incerta resta invece la collocazione fisica dei 13 mezzi e degli uffici operativi della Rimorchiatori Riuniti, che questa estate si è vista abbattere la vecchia palazzina a ponte Parodi, nell'ambito del progetto di riqualificazione dell'area da parte di Altarea, che vinse una gara europea, vicenda che si trascina da anni e su cui Autorità portuale non rilascia alcuna dichiarazione vista l'interlocuzione con la società francese. Certo è che oggi, tra i detriti lasciati dai cantieri, i Rimorchiatori operano dentro un container. E quando decollerà il progetto Altarea dove andranno? E i mezzi? Accanto, la riqualificazione dell'imponente silos Hennebique. Insomma, chiusa una sfida, se ne apre subito un'altra. 

 

 

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