GENOVA - "Influenza, malattie stagionali e ripresa del covid hanno creato la tempesta perfetta per cui i pronti soccorsi della Città Metropolitana sono pieni. Il nostro risente anche dei lavori di ampliamento che stiamo facendo e quindi siamo ancora di più in difficoltà". Un grido d'allarme si alza dal pronto soccorso dell'ospedale genovese Villa Scassi, nel quartiere di Sampierdarena. Lo spiega ai microfoni di Primocanale il direttore del pronto soccorso, Alessandro Rollero.
La super affluenza registrata, però, non è di persone che avrebbero potuto evitare il viaggio al pronto soccorso, come spesso succede in questo caso. "Questo è vero in parte - spiega Rollero -. Alcuni potevano non venire, ma il problema fondamentale è che io ho attualmente una 50ina di persone anziane, con febbre, difficoltà respiratorie e una situazione difficile a casa. Non so in questi casi quanto i medici di base potrebbero aiutare".
"Il potenziamento del territorio è la soluzione per il futuro, qua da noi è molto difficile. La Liguria ha una popolazione anziana, con molti 90enni, che sono la prevalenza dei nostri malati. Si è parlato di idee, come il progetto di far diventare il San Martino un ospedale specializzato, ma poi non è successo. Il potenziamento è fondamentale".
E sulle dichiarazioni dei suoi colleghi arrivati in giornata, come le parole dell'infettivologo Matteo Bassetti che ha duramente attaccato le regole d'ingresso dei pronto soccorso legate al covid (LEGGI QUI), Rollero è d'accordo: "Fare tamponi a tutti è una sciocchezza in questo periodo storico, perchè questo impone che spesso mi trovo un paziente con una distorsione alla caviglia in area covid perchè è risultato positivo al tampone rapido. Bisogna convivere con il covid, senza separare i percorsi dei pazienti, anche perchè questo è uno dei motivi del sovraffollamento del mio pronto soccorso".
Angelo Gratarola, assessore alla sanità di Regione Liguria, ha invece spiegato le motivazioni dietro all'aumento vertiginoso degli accessi: "Come era prevedibile la combinazione tra virus covid e virus influenzale, seppur con forme non così drammaticamente importanti come quelle viste nel 2020 e in parte nel 2021, sta facendo lievitare i numeri dei malati che, stante la fragilità della popolazione ligure, porta ad una medicalizzazione di queste forme che in persone più giovani vengono invece gestite a casa".
E il direttore Rollero risponde: "Il vaccino anticovid, come quelli per le altre patologie, ci ha aiutato molto e ci aiuterà quindi lo ribadisco, vaccinatevi".
Intanto in Liguria si registra un calo dei positivi, anche se continua a crescere il numero degli ospedalizzati. È quanto emerge dai dati della Regione sull'andamento del virus: i nuovi casi sono 322 a fronte di 1824 tamponi.
I nuovi positivi sono 133 nell'area di Genova, 65 nello Spezzino, 59 nel Savonese, 45 nel Tigullio e 20 nell'Imperiese. Gli ospedalizzati sono 558 (16 in terapia intensiva), 7 in più rispetto al giorno precedente. Il direttore del pronto soccorso lancia anche un appello ai cittadini:
"Non arrabbiatevi, io e i miei colleghi diamo il 200% ogni giorno. In queste situazioni si aspetta di più, il comfort non è lo stesso ma veniamoci in contro".
(Foto Ansa)
IL COMMENTO
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