Alisa, l'agenzia sanitaria ligure in un comunicato analizza la situazione dei dati forniti dal report Gimbe sulla condizione della sanità in Liguria dopo la pandemia. Questo il comunicato:
"In merito al recupero delle prestazioni non effettuate durante la pandemia e all’abbattimento delle liste d’attesa, i dati della Liguria sono molto positivi e non corrispondono a quanto pubblicato da Gimbe, che ha utilizzato i dati parziali, trasmessi al Ministero. Nel rapporto della Fondazione, infatti, i dati fanno riferimento soltanto al recupero di prestazioni collegate alla legge 234 del 2021 per il piano di recupero delle liste d’attesa, senza considerare le prestazioni effettuate attraverso altri finanziamenti.
Nei grafici pubblicati da Gimbe vengono prese in considerazione le prestazioni aggiuntive effettuate attraverso i fondi previsti da quella norma e che ammontano a circa 13 milioni di euro. Si tratta di circa 6000 interventi chirurgici, 160mila prestazioni ambulatoriali e 60mila prestazioni di screening, effettuati attraverso quello specifico finanziamento. Appare inoltre chiaro che, leggendo i dati pubblicati da Gimbe, altre regioni abbiamo invece trasmesso i dati totali delle prestazioni aggiuntive, non solo quelli legati alla legge 234. E questo è immaginabile che sia accaduto per una interpretazione diversa tra le regioni italiane, rispetto alla richiesta dei dati trasmessi. Sarebbe stato pertanto opportuno, prima di pubblicare il report, verificare la comparabilità dei dati che risultano invece palesemente disomogenei.
Per quanto riguarda la Liguria, per avere un dato complessivo del recupero delle liste d’attesa e delle prestazioni non effettuate nel periodo post-pandemico, vanno considerati nel complesso 40 milioni di euro aggiuntivi di produzione per quanto riguarda gli interventi chirurgici programmati e di circa 66 milioni di euro aggiuntivi per quanto riguarda prestazioni di specialistica ambulatoriale attraverso ricetta del SSN (prestazioni a CUP).
Pertanto, il reale recupero delle prestazioni in Liguria deve conteggiare circa 10.000 ricoveri in più rispetto al 2021 (anziché i 6000 inseriti nei dati pubblicati da GIMBE) e oltre un milione di prestazioni ambulatoriali in più (contro le 160mila indicate da Gimbe). Il dato percentuale di recupero delle prestazioni è di circa il 90% per quanto riguarda i ricoveri e gli interventi programmati (in linea con le prime regioni della graduatoria); si attesta al 100% per le prestazioni di screening (il 20% indicato nella tabella Gimbe fa riferimento a quelle recuperate solo attraverso il fondo della legge 234). Anche per quanto riguarda le prestazioni ambulatoriali il recupero delle prestazioni si avvicina al 100%".
IL COMMENTO
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