GENOVA - Sono 13 per milione i donatori di organi in Liguria e l'obiettivo è quello di arrivare a quota 40. A fissare il traguardo è l'assessore alla Sanità di Regione Liguria Angelo Gratarola, intervenuto durante la riunione tecnico scientifica del Nitp (la prima organizzazione di coordinamento del prelievo e trapianto di organi e tessuti nel territorio nazionale) che si è svolta a Genova: "È necessario un approccio che da un lato faccia crescere la sensibilità della popolazione, il senso della donazione e della inutilità di trattenere organi e tessuti di fronte all'ineluttabilità della morte - spiega Gratarola -. La seconda cosa è quella di minimizzare il danno chirurgico della donazione da vivente come ha fatto il San Martino con l'intervento robotico".
Il centro trapianti della Liguria è alla ricerca di soluzioni per aumentare il numero di donatori, "una alla quale abbiamo pensato con Liguria Digitale - racconta Alessandro Bonsignore, coordinatore del Centro trapianti della Liguria - è quella di immaginare che nel portale Prenoto Salute possa comparire una finestra pop up in modo che tutti i liguri che vogliono prenotare un esame abbiano la possibilità in quella sede di dare la possibilità di essere inseriti nel sistema nazionale dei trapianti".
È però un momento di grande rilancio dell'attività dei trapianti nella nostra regione: negli ultimi due mesi ci sono stati avvenimenti importanti come il primo trapianto di rene da vivente con tecnica robotica e il primo trapianto da donatore a cuore fermo ma sono tanti i risultati ottenuti nella nostra regione. "Degli 89 trapianti di fegato che abbiamo eseguito nei pazienti dalla ripresa dell'attività nel 2021 - dice il chirurgo Enzo Adorno - la sopravvivenza è superiore al 98% ad un anno di distanza dall'operazione".
IL COMMENTO
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