Continuano a colpire i più piccoli virus di ogni tipo, influenza ma non solo, anche bronchiti e bronchioliti. Tanto che pediatri e genitori arrivano alla vigilia di Natale stremati. Non certo perché le cose siano peggiorate, spiega a Primocanale il pediatra Alberto Ferrando, presidente associazione pediatri extra-ospedalieri Liguria, ma perché da settembre in avanti molte famiglie hanno affrontato settimane fotocopia: bambini e bambine che passano da un raffreddore a un virus gastrointestinale, dalla tosse alla febbriciattola, senza soluzione di continuità, basta un giorno di ritorno a scuola o all'asilo e la frittata è fatta, si ritorna a casa (e dal pediatra).
"Gli accessi ai pronto soccorso non sono così alti come nel weekend in questi giorni, certo è che ci sono genitori e pediatri molto stremati. Ci sono bambini che hanno fatto influenza o covid, ma tanti stanno facendo varie forme virali. Che sono come le ciliegie, una tira l'altra", spiega il pediatra.
Che aggiunge: "A volte mi capita di cercare di consolare queste famiglie. Quando un bambino sta male siamo preoccupati, se sta male con qualcosa di più importante siamo ancora più preoccupati...Un fatto acuto crea uno stress... Ma lo risolviamo. Ci sono bambini che da settembre e ottobre si ammalano tanto. L'importante - questo è il messaggio per i genitori - è vedere quanto è grave quello che ha il bambino".
"Purtroppo ora ci sono tanti virus in giro, anche bronchioliti e virus sinciziali. Al momento siamo in una situazione di stand by", conclude Ferrando.
IL COMMENTO
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