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di Giovanni Porcella

Il Genoa fa rumore, fa notizia, fa audience e clic sui social. Così diventa terra di conquista anche da parte di chi del Grifone a volte non se ne interessa. Ma quando oltre al fumo c'è l'arrosto ecco che ci si butta sulla carcassa del Genoa appena retrocesso. Il noto giornalista Alfredo Pedulla' ha attaccato duramente Mimmo Criscito dopo che il capitano rossoblu aveva salutato tutti con un post su Instagram nel quale aveva informato tra le altre cose che "la rescissione del contratto non era stata una sua scelta".

Un passaggio che forse comprensibilmente alla dirigenza non è andata giù. A fare da difensore della società ci ha pensato il volto di Sportitalia Pedulla', molto informato sul mercato. Il collega ci è andato giù duro, sostenendo in pratica che Criscito avrebbe raccontato una bugia: "la verità è che Criscito si sarebbe trasferito già qualche mese fa in Canada, ma la moglie non era convinta di andare e così il difensore ha preferito aspettare la fine della stagione, mantenendo una promessa addirittura di mesi fa. Una stagione finita male con il Genoa, una retrocessione dolorosa, non il modo migliore per congedarsi". Queste frasi hanno spinto Criscito anche lui comprensibilmente adirato, a reagire sui social scrivendo che Pedulla' stesse dicendo delle "c....te".

Apriti cielo, Pedulla' rende pubblico a tutti il post che essendo privato poteva rimanere tale ed invece ecco la gazzarra. Tra l'altro definisce il calciatore "un leone da tastiera", scatenandone altri pro o contro. Che Criscito non fosse più nel progetto della nuova società, non ce lo doveva dire Pedulla perché qui lo si sapeva da tempo e in fondo sta bagarre fa ridere, quindi perché intervenire così su questa storia che riguarda un giocatore che è stato protagonista con i rossoblu per anni? Per sputtanarlo? Ormai tanto la rottura c'è stata.

Pedulla' forse era distratto con Milan, Inter e Roma, quando Criscito non giocava più ma guardava gli altri. E quindi cosa aggiungere? I fatti dicono che Criscito era un problema e quindi stop, non c'è più niente da dire e nessuno da difendere. Il club ha una sua mission e va per la sua strada, Criscito si concentrerà sul Toronto, ma dopo tanti anni non meritava questo avvelenato finaIe. I genoani sapranno comprendere le tensioni come sempre ma c'è un po' di fastidio adesso su sta storia.

Allora i tifosi aspetteranno il volto di Sportitalia con lo stesso slancio quando ci sarà da difendere il Genoa di fronte a qualche porcata arbitrale che spesso subisce e altrettanto nel silenzio generale della stampa nazionale. Per ora ci si diverte sempre a dividere quando c'è il Genoa di mezzo, una parentesi mentre si informa senza limiti su Dybala, Lukaku e Scamacca, perdendo di vista altre realtà delle quali si racconta a volte le notizie con un po' di superficialità e quindi con poco rispetto. Poi ognuno si faccia il proprio film, ma il Genoa ora no ha bisogno di questi duelli da saloon.

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