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Le parole del Direttore Generale e del mister aquilotto a seguito del verdetto Serie B
4 minuti e 28 secondi di lettura
di Luca Vaccaro

REGGIO EMILIA - Così Eduardo Macìa e Leonardo Semplici, Direttore Generale e allenatore dello Spezia, al termine del match tra Spezia e Verona, terminato con una sconfitta per la squadra in maglia bianca costatagli la Serie B.

Una stagione piena di errori, se Macìa è il responsabile principale della retrocessione?

Risponde Macìa: "Da domani cominciamo l'analisi della stagione: dal primo di luglio al mercato invernale. Ho responsabilità e per questo siamo qua. Inizieranno riflessioni per capire dove abbiamo sbagliato, dove io ho sbagliato. Mi prendo responsabilità e da domani inizieremo a pensare come ripartire, andiamo ad analizzare quanto accaduto dal primo giorno. Dolore profondo di tutti, per tifoseria, propeietà e noi. Siamo responsabili, inizieremo da domani, guardando come migliorare per tornare in Serie A".

Se Macìa sarà punto fermo anche per il futuro

Macìa:"Ho avuto colloquio sincero in questi ultimi giorni per pensare a come migliore, siamo in serie B, bisogna pensare a come fare le cose a come tornare in serie A nella giusta maniera, quindi nessuna paura, andiamo avanti pensando a come ripartire, facendo analisi a freddo. Sono il primo a prendermi la responsabilità, a parte questo voglia infinita di tornare a lavorare perchè crediamo al progetto. Momento duro tanta ma da domani pensiamo a cosa fare".

Sull'allenatore, se Semplici può rimanere

Macìa: "Sono primo responsabile, da domani pensare a cosa fare per riportare la squadra in Serie A, noi gruppo unito, dalla proprietà all'ultimo magazziniere, dalla riflessione di domani nascerà tutto: allenatore, squadra e allenatore".

Sul confronto con i tifosi a fine gara

Macìa: "Quando andiamo in campo giochiamo per la nostra gente, il minimo che possiamo fare per ringraziare il supporto avuto è andare li sotto, mi spiace di cuore, ma sopra il cuore c'è la testa, quindi ripartire da domani. Proprietà ha grande voglia, quello che trasmette è convinzione di continuare con il progetto Spezia. Storia di una società di calcio dice che le persone passano, ma lavorare con onestà e voglia di tornare e ripartire, dolore finirà stasera, da domani penseremo a ripartire. Tre anni meravigliosi per una città che ha dato l'anima per arrivare in Serie A".

Sugli infortuni, fattore determinante nella retrocessione delle Aquile

Macìa: "Riflessione di tutte le cose fatte in una stagione, dai mercati alla preparazione, quella invernale, quando una squadra retrocede non si può pensare sia solo una la causa, non si può pensare sia il modulo, gli infortuni, bisogna avere fiducia in tutti e negli allenamenti vediamo al disponibilità del gruppo. Tante cose da analizzare con freddezza da domani".

Conclude infine Macìà -

"Pensiamo di non essere società di Serie B, la nostra testa deve essere determinata a tornare in Serie A, vostro lavoro sempre rispettato e apprezzato, mi spiace anche per voi, perché so quanto tenete ad essere giornalisti di serie A. Dura per tutti, ma da domani aprire gli occhi, ripartiamo".

Sullo spareggio, emblema della stagione

Semplici: "Intanto c'è da parte mia tanta amarezza e dispiacere perchè sicuramente epilogo che non volevamo, chiediamo scusa alla nostra gente che anche oggi ci ha seguito in gran numero, amarezza difficile da spiegare, gruppo di ragazzi che non meritava questo risultato, testimonianza oggi delle tante occasioni create, non approfittando per rimettere la partita in corso. Migliore in campo Montipò ma non conta, inutile stare qua a dirlo, accumulo di cose non positive che alla fine paghi. Meritavamo risultato diverso, anche se ci siamo fatti gol da noi, credo difficile dare certe spiegazioni perché chiaro che quando le cose vanno male si parla di stagione negativa. Rigore sbagliato, opportunità, non siamo stati bravi a portarla a casa. Se retrocessi, in primis da parte mia ci sono state delle mancanze, poi della squadra".

Le difficoltà nell'approccio alla gara, ancora una volta

"Vari aspetti, se vai a parlare ai calciatori non è che hanno approcciato la partita in maniera inferiore a quella che poteva essere la voglia del Verona, magari siamo stati in difficoltà ad inizio gara ma nonostante questo bravi a pareggiarla. Ci complichiamo la vita da soli, secondo tempo straordinario sotto il punto di vista della prestazione, però credo inutile guardare ai se e i ma, siamo in serie B, dispiace, chiedere scusa non abbastanza, dato di fatto, ne prenderemo atto e mi auguro che lo Spezia possa tornare al più presto".

Se Semplici si sente responsabile di tale disastro

"Per quanto riguarda Samp e Cremonese la prestazione tutt'altro che negativa, risultato si ma loro non hanno fatto risultato solo con noi. Al mio arrivo sopra di due punti dalla zona rossa, abbiamo acquisito un vantaggio non sufficiente per arrivare all'obiettivo, sempre detto quando perdiamo è colpa mia, responsabilità le ho come è normale che sia, il punto è che le prestazioni fatte e i punti non sono stati sufficienti".

Sul modulo iniziale, con il passaggio a 4

"Attuiamo questa linea da sempre, calciatori che in ruolo hanno qualità che altri non hanno, Ampadu centrale, Wisniewski a destra e a sinistra Nikolaou, non credo sia stato quello l'aspetto più negativo. Bourabia non ha cambiato nulla con il cambio di modulo, cambia la disposizione dei tre attaccanti. Secondo tempo rigore arrivato con il 3-5-2, episodi vanno ad inficiare. I se e ma nel calcio non contano, ci sono valutazioni fisiche e tecniche, alcuni giocatori in panchina mai allenati ha fatto si che si arrivasse corti. Quando rinunci sempre a 4-5 giocatori alla fine è dura".

 

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