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La società ha ristretto la corsa ai nomi di Gotti, Bjelica e Farioli, più indietro Andrea Pirlo
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di Matteo Cantile

LA SPEZIA - Le priorità dello Spezia sono due e procedono a cascata: la prima è la definizione del procedimento aperto di fronte al tribunale internazionale arbitrale dello sport di Losanna. Al di là di ogni tecnicismo il tema è semplice: i legali dello Spezia chiedono al Tas di trasformare il blocco del mercato, inflitto alla società per irregolarità commesse nell’immigrazione di calciatori nigeriani, in una sanzione meno impattante, magari una multa. Lo Spezia già a gennaio ha scontato la prima di quattro sessioni di mercato chiuse in entrata stabilite dalla senza originaria. A fine maggio le parti hanno discusso al tribunale arbitrale, a breve è attesa la sentenza.

Capire se lo Spezia possa operare sul mercato oppure no è la condizione preliminare per far discendere tutte le altre scelte, a partire da quella che dovrà portare al Picco un nuovo allenatore. Thiago Motta, per ragioni non del tutto chiarite, almeno ufficialmente, ha deciso di non proseguire la sua avventura alla Spezia, sebbene sia vincolato da un contratto anche per i prossimi due anni. In questi giorni il tecnico è a Lisbona e da li sta portando avanti la trattativa per la rescissione, sua e dei suoi collaboratori.

Risolti i loro contratti lo Spezia si troverà senza allenatore e prima di annunciarlo dovrà probabilmente aspettare buone nuove dal Tas: se si potrà fare mercato sarà più semplice convincere il nome giusto a prendere in mano il progetto spezzino, senza mercato sarà ancora una volta una stagione difficilissima e, soprattutto, sarà impossibile vendere visto che poi non si potrà comprare.

In ogni caso pare che la società abbia ristretto la rosa dei candidati mister a soli tre nomi: Luca Gotti, Nenad Bjelica e Francesco Farioli. Meno attuale, ma pur sempre contattato e corteggiato, è anche il nome di Andrea Pirlo.