cronaca

Gli abitanti invitano i migranti. In piazza anche CasaPound
1 minuto e 55 secondi di lettura
Prove di tregua a Multedo, ma la tensione resta alta. Il caso dei migranti all'ex asilo rischia di degenerare in scontro tra opposte fazioni politiche e ideologiche, estremisti inclusi. E allora ecco che da diversi membri del comitato giungono parole rasserenanti: dall'invito di Simona Granara per una "merenda coi migranti" ai giardini Lennon alla precisazione di Gian Piero Cellerino sugli insulti a Don Giacomo Martino: "Non rappresentano il nostro sentire". 

Intanto questa mattina è andata in scena l'ennesima protesta, durante la messa inaugurale dell'anno catechistico. "La fiducia bisogna meritarla con gesti e fatti concreti", è la citazione di papa Wojtyla comparsa su uno dei tanti striscioni. I residenti continuano a lamentarsi di una decisione "imposta dall'alto", contestano l'immagine di una "Multedo razzista e non accogliente" e rivendicano l'uso dell'asilo Contessa di Govone per i loro bambini, chiedendo alla Curia di trovare alternative. Il tutto, dicono, in maniera "apolitica, trasversale e democratica".

La proposta dei contestatori meno arrabbiati è arrivata subito a don Giacomo Martino, il sacerdote responsabile di Migrantes che gestisce il centro: "Felice di una apertura da parte degli abitanti ma potremo accettare solo quando i nostri ragazzi saranno liberi di accedere nel centro senza bisogno della scorta della polizia".

Eppure c'è preoccupazione per martedì sera. Alle 19.30 dovrebbe partire un'altra fiaccolata, questa volta diretta a Sestri Ponente, alla quale ha aderito anche CasaPound: "Siamo e saremo dalla parte dei cittadini di Multedo. Con buona pace della Curia, della Fiom, delle cooperative rosse e di tutti quelli che intendono arricchirsi sul business dell'accoglienza", hanno scritto i militanti su Facebook. Immediata la reazione di Cgil e Anpi, che hanno convocato una contro-manifestazione alle 19: "Via i fascisti dalla nostra città. I veri stranieri sono loro". 

Momenti di tensione si erano vissuti martedì scorso, quando un gruppo di rappresentanti della Fiom e del centro sociale Utopia avevano cercato di ostacolare la fiaccolata anti-migranti distribuendo volantini e lanciando cori al fronte opposto. Lo scontro è stato sfiorato solo all'arrivo dell'assessore Garassino, contestato come rappresentante della Lega Nord. Dallo schieramento Fiom era partito un lancio di piccoli tondini in metallo, mentre il consigliere comunale Campanella (Fratelli d'Italia) sosteneva di essere stato colpito da bulloni.