cronaca

E aggiunge: "Il vero pastrocchio l'hanno fatto i nostri predecessori"
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 "Credo che lunedì ArcelorMittal avrà la possibilità di presentare a tutte le parti interessate il suo piano". Così il vicepremier e ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, sulla controproposta formulata dall’azienda indiano-lussemburghese per l’Ilva. Il ministro ieri ha visionato le modifiche apportate dal gruppo che ha vinto la gara per l’acquisto dell’Ilva. Ma la sua posizione resta critica: "Non è ancora soddisfacente. Lavoriamo su due fronti, con ArcelorMittal e allo stesso tempo anche all'evenienza di ritiro in autotutela della gara qualora la legge mi dirà di farlo".


Sulla gestione della gara per l'Ilva il vicepremier ha precisato: "Il vero pastrocchio l'ha fatto la parte pubblica non ArcelorMittal. Il vero grande tema è che la gara è stata fatta male dai miei predecessori, non è stata interpretata male dal privato - ha continuato - il classico esempio in cui si creano incertezze sul mercato perché si scrivono male le gare e ne risente un privato".

Di Maio ha parlato della posizione di ArcelorMittal: “I rappresentanti che ieri ho incontrato il ministro fanno il loro lavoro che è quello di voler entrare in Ilva, ma non posso affidare uno stabilimento di questa importanza ambientale e occupazionale a un'azienda senza avere certezze che è tutto in regola", ha concluso il ministro.