"Ho appena sentito l'intervento del Premier Conte in cui annuncia la zona rossa per tutta Italia". Il governatore ligure Giovanni Toti sulla sua pagina Facebook ha commentato cosi il decreto choc emanato dal Governo per fare fronte all'emergenza coronavirus nel Paese. "Proprio come regioni avevamo chiesto subito misure stringenti e uguali per tutto il Paese per il contenimento dei contagi. Bene aver deciso senza ulteriori tentennamenti. Solo così potremmo sconfiggere il coronavirus". (LEGGI QUI)
La Liguria intanto si prepara a un aumento di contagi da Coronavirus e potenzia i posti ospedalieri dedicati alla terapia intensiva e quelli nei reparti di media intensità. "E' evidente che questa azione comporta sia dei 'costi' organizzativi per il sistema, con una rimodulazione di tutto ciò che è effettuato in elezione sia un sacrificio per i cittadini che potrebbero veder posticipato il loro intervento programmato. Ma deve essere chiaro a tutti che il nostro obiettivo è evitare di dover essere costretti a scegliere chi curare e chi no", ha sottolineato Toti.
"Ovviamente tutte le urgenze o gli interventi vengono sempre garantiti e i nostri ospedali continuano a lavorare anche sull'ordinario. Oltre a questo, stiamo definendo anche gli spazi necessari per consentire le dimissioni 'protette' dei pazienti che stanno meglio e assicurare l'indispensabile isolamento a chi deve effettuare la quarantena. Tra le strutture individuate, c'è anche la Scuola di Polizia Penitenziaria di Cairo Montenotte", ha concluso il governatore Toti.
Per far fronte a un possibile picco di contagi, il sistema sanitario si sta adoperando per potenziare soprattutto i reparti di terapia intensiva e quelli di media intensità (malattie infettive), con posti dedicati ai pazienti affetti da Coronavirus. In particolare, per quanto riguarda la terapia intensiva "nei prossimi giorni saranno resi disponibili su tutto il territorio fino a 75 posti dedicati a pazienti con Coronavirus", scrive la Regione in una nota. Di questi, 11 saranno in Asl1, 15 in Asl2, 8 all'Evangelico (Genova), 28 al policlinico San Martino (Genova), 2 all'ospedale Galliera (Genova), 6 all'ospedale di Sestri Levante e 5 all'ospedale San Bartolomeo di Sarzana. S
Se necessario, i posti potranno aumentare nelle settimane successive fino a 88, suddivisi nei diversi ospedali (12 dei quali al San Martino). Per quanto riguarda i reparti di media intensità invece, nei prossimi giorni saranno individuati fino a 224 posti. Di questi, 33 in Asl1, 58 in Asl2 (tra Albenga e Savona), 50 all'ospedale Evangelico, 30 al policlinico San Martino, 25 all'ospedale Galliera, 28 all'ospedale Sant'Andrea della Spezia. Se necessario, saranno attivati anche 35 posti all'ospedale Micone di Sestri Ponente.
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Coronavirus, Toti: "Nostro obiettivo è evitare di scegliere chi curare e chi no"
A margine dell'annuncio del decreto choc del Governo
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