GENOVA -La negoziante di abbigliamento si è quasi commossa, la titolare di un negozio intimo invece ha spiegato che i lavoro va difeso perché crea ricchezza.
Tutti i commercianti che oggi si sono visti entrare nel locale gli operai di Ansaldo Energia con un volantino di ringraziamento hanno apprezzato molto il gesto, "è stato molto toccante" ha detto una commerciante venezuelana in Italia da sette anni.
Il giorno del ringraziamento della delegazione degli operai di Ansaldo Energia è andato in onda sotto i portici di via Cantore, a Sampierdarena, obiettivo: restituire a chi ha dato, dire grazie a chi la settimana scorsa in occasione del loro sciopero a difesa del lavoro ha abbassato la saracinesca o è anche solo si fermata per alcuni minuti uscendo dal negozio per applaudire o inviare un semplice gesto di solidarietà alla lotta degli operai.
La decisione di recarsi nelle strade percorse dalla manifestazione per stringere la mano ai negozianti di Sampierdarena e distribuire loro dei volantini era stata presa dalle Rsu di Ansaldo subito dopo l'ultimo corteo con tanto di convulso blocco dell'aeroporto. Una protesta dura che ha sortito il risultato sperato e convinto i vertici dell'azienda e il maggior azionista, Cassa depositi prestiti, di fatto lo Stato, a scrivere una lettera in cui si impegnano a investire per salvare l'azienda in crisi anche per la guerra e il relativo stop alle costruzioni delle centrali a gas.
Dicendo grazie a negozianti, come è scritto sul volantino, i lavoratori intendono ringraziare l'intera città solidale e la Curia, subito al fianco dei lavoratori con il cappellano delle fabbriche. "La nostra lotta è ancora lunga ma anche grazie alla vicinanza e alla solidarietà della città adesso noi ci sentiamo meno soli e più forti" hanno detto i rappresentanti dei lavoratori di Ansaldo Energia Andrea Capogreco, Federico Grondona e Fabiano Sciaccaluga che hanno condotto la delegazione nelle vie di Sampierdarena.
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