In occasione della giornata internazionale della cucina italiana nel mondo in Niger, all'interno di una scuola di Niamey, con ragazzi e ragazze che sognano di diventare chef internazionali, il Campionato del Mondo ha organizzato la quarta eliminatoria del decimo Campionato mondiale di Pesto genovese al mortaio (a Genova nel marzo del 2024).
La vincitrice è la studentessa Leila Abdou, 20enne al sesto mese del suo corso di studi. L'occasione della gara al 'Centre de Formation en Hotellerie Acces' ha dato vita ad altri eventi importanti: una conferenza sulla cultura italiana all’Università di Niamey e altre iniziative sociali all’Ambasciata e nel territorio.
A Niamey erano presenti il Campione del Mondo 2018, Emiliano Pescarolo, e lo chef genovese e imprenditore di ristoranti Paolo Ferralasco.
"Gare ne abbiamo fatte, ma come questa mai", commenta Emiliano Pescarolo, "I giovani concorrenti sono stati uno spettacolo, era la prima volta che facevano il pesto al mortaio, ma hanno finito in 15 minuti senza nemmeno sporcare le tovaglie e ci hanno messo in difficoltà nella scelta del miglior pesto perché erano tutti veramente eccellenti". In riferimento alla finalissima che si terrà a Genova: "avrebbero dato seriamente del filo da torcere alle persone più esperte. Di questa esperienza tengo con me due cose: da un lato il silenzio mistico con cui hanno assistito alla lezione di pesto al mortaio che precede ogni eliminatoria, e dall’altro l’allegria la partecipazione".
"I ragazzi non sapevano nulla della nostra salsa ma in un solo quarto d’ora hanno prodotto un pesto genovese di altissima qualità", afferma lo chef Paolo Ferralasco, "Quando Leila Abdou ha saputo di aver vinto ha pianto per la commozione, come se nella sua vita si fosse aperto uno spiraglio che non osava nemmeno sognare. È stata così brava che l’ho invitata a farmi da assistente ad un pranzo importante dell’Ambasciata il giorno dopo. Ho preparato gnocchi di castagne, il pesto lo ha fatto lei".
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