Come ogni anno il 22 marzo si celebra in tutto il mondo il World Water Day, la Giornata mondiale dell'acqua. In questo 2023 il tema scelto è quello di accelerare il cambiamento ("Be the change", sii il cambiamento), e il colibrì (nell'immagine dell'articolo) è stato scelto a simboleggiare come attraverso piccole azioni individuali si possa contribuire a un cambiamento globale.
L'obiettivo della giornata infatti è sensibilizzare istituzioni e cittadini sull'importanza di ridurre lo spreco di acqua e di assumere comportamenti volti a contrastare il cambiamento climatico. Resta forte il problema, in Italia e in Liguria, della siccità anche visti i continui disservizi degli acquedotti, soprattutto nel ponente ligure.
La nostra nazione ha un record importante che denota quanto venga sprecato: è infatti la prima nell'Unione Europea per l'acqua prelevata a uso potabile. E il problema è che la dispersione della stessa acqua è molto elevata giacché quasi metà dell'acqua servita dalla rete di distribuzione locale va persa. Il 41% dell'acqua potabile viene sprecata, va peggio al sud ma anche al nord gli sprechi uniti alla siccità portano verso i razionamenti.
Per la Giornata mondiale dell’acqua 2023, Legambiente ha pubblica il dossier “Accelerare il cambiamento: la sfida dell’acqua passa dalle città”, con consigli pratici per risolvere o comunque arginare il problema.
Il 2022 è stato dichiarato dalla Società Meteorologica Italiana come l’anno “tra i più estremi mai registrati in termini di caldo e deficit di precipitazioni”, registrando un saldo negativo pluviometrico complessivo del 30%. Secondo i dati Legambiente, sono aumentati del 367% i casi di danni dovuti alla siccità.
Secondo Legambiente il tema su cui focalizzarsi è la raccolta delle acque meteoriche (la pioggia): afferma Legambiente che occorre "riprogettare gli spazi aperti e gli edifici delle nostre città che punti almeno al recupero del 20% delle acque meteoriche entro il 2025, del 35% entro il 2027 e del 50% entro il 2030".
Per diminuire gli sprechi, l'Onu ha pubblicato sei consigli utili per tutti i cittadini.
Il primo è spegnere i dispositivi elettronici poiché il 90% dell’energia elettrica che utilizziamo tutti i giorni è prodotta usando grandi quantità di acqua.
Il secondo è comprare sostenibile: un paio di jeans ha bisogno di circa 10mila litri d’acqua per essere prodotto.
Terzo, accorciare le docce: il 44% delle acque reflue utilizzate in casa non viene smaltito correttamente e finisce sprecato.
Quarto: non buttare via cibo ancora buono. Diminuire gli sprechi di cibo fa calare la pressione sull’agricoltura, uno dei settori che consuma più acqua.
Quinto è pulire i corsi d’acqua: l’Onu consiglia di prendere parte alle pulizie di fiumi, laghi e spiagge, ma anche di piantare alberi e creare giardini della pioggia, per filtrare l’acqua piovana consegnandola all’impianto fognario in maniera meno inquinata.
Sesto, mangiare cibo a base vegetale: un’alimentazione a base vegetale consuma molta meno acqua rispetto a quella a base di carne.
(Crediti foto: Levi Jones via Unsplash)
IL COMMENTO
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