GENOVA - Corteo anche in questo sabato per protestare contro il Green Pass e l'obbligo vaccinale per docenti, Ata e forze dell'ordine. Per il ventesimo sabato di fila in città Libera Piazza Genova dalle 17:15 in avanti i manifestanti da Piazza della Vittoria e in tutta l'area tra la stazione Brignole, corso Sardegna, piazza Alimonda, piazza Tommaseo e Corso Buenos Aires portano le loro rimostranze nei confronti del Governo Draghi. A partire dal 6 dicembre, entrerà in vigore il Super Green Pass, certificazione valida solo per chi ha deciso di vaccinarsi o per chi è risultato positivo ed è guarito dal Covid-19. Questo significa che per chi in queste settimane ha ottenuto il Green Pass attraverso i tamponi, dal 6 dicembre fino al 15 di gennaio potrà andare solo a lavorare. Niente bar, ristorante, teatro, cinema, stadi. Viene esteso l'utilizzo del 'solo' Green Pass (quindi ottenuto anche mediante tampone) negli alberghi, per il trasporto ferroviario regionale e interregionale, e per il trasporto pubblico locale. Introdotto l'obbligo anche negli spogliatoi di tutte le attività sportive.
Sempre dal nuovo decreto, dal 15 dicembre il vaccino sarà obbligatorio per il personale amministrativo del comparto sanità, i docenti e il personale amministrativo della scuola, i militari, le forze di polizia e il soccorso pubblico. Per chi non si vaccinerà, scatterà la sospensione dal lavoro senza retribuzione né altro compenso. Spesso chi protesta commenta questa norma come 'anticostituzionale' ma su questo più volte sono intervenuti esperti e legali a chiarire la situazione.
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"Bisogna capire se i vaccini sono sicuri oppure no. Ci hanno detto e noi non abbiamo ragione di dubitare che i vaccini hanno seguito tutte le procedure previste a livello europeo e a livello nazionale per l'autorizzazione all'immissione in commercio. È stata chiaramente una procedura accelerata perché c'è un emergenza in corso, ma è una procedura che non ha saltato le alcun fase sotto il profilo delle verifiche di sicurezza, quindi i vaccini sono sicuri", chiarisce il ragionamento l'avvocato Lorenzo Cuocolo. "Se i vaccini sono sicuri, possono essere resi obbligatori così come sono resi obbligatori tantissimi altri vaccini. Se pensiamo che ci vacciniamo per la difterite - che non è certamente una malattia per la quale c'è di mezzo una emergenza pandemica mondiale - non c'è motivo di pensare che noi non dobbiamo vaccinarci per il Covid. Questo può essere reso obbligatorio, qualora ciò serva a tutelare la salute della collettività. Quindi sul fatto che possano essere resi obbligatori i vaccini non mi pare che ci possano essere dei dubbi, sul fatto che si stiano introducendo soltanto per alcune categorie, il Governo sta cercando di fare le cose gradualmente. Quindi si inizia da quelle più a rischio di propagare i contagi, poi l'obbligo verrà esteso presto anche ad altre categorie e a tutti gli altri".
Su questo alcuni obbiettano, poi, chiedendosi come mai il Governo non abbia deciso fin da subito per un obbligo vaccinale di tutta la popolazione. Ma forse, dopo mesi di lockdown, c'era il timore di esasperare la popolazione. Del resto, lanciando uno sguardo agli altri paesi, l'Italia con la Francia è stata capofila nell'inserimento del Green Pass, ma poi gli altri paesi a ruota hanno adottato provvedimenti simili. Per prima l'Italia Draghi ha deciso di porre obbligatorio il Green Pass per accedere al lavoro, ma adesso Germania e altri stanno facendo lo stesso, a più di un mese di differenza. L'obbligo vaccinale, invece, per le categorie di sanitari, personale scolastico e forze dell'ordine è già stato adottato in diverse nazioni per almeno uno di questi settori.
IL COMMENTO
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