GENOVA-"La Liguria ha agganciato la ripartenza anche nell'artigianato. Dopo un 2021 terminato con il segno positivo (+1,1%), il primo trimestre di quest’anno ha chiuso con un +0,06%, inserendo la nostra regione tra le cinque con un saldo in attivo e tra le sette con performance dell’artigianato migliore. Un segnale più che incoraggiante che dimostra una buona tenuta delle nostre imprese, soprattutto in un momento segnato dalla guerra, da una difficoltà negli approvvigionamenti e dai rincari di energia e di alcune materie prime”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti in merito ai dati di Confartigianato Imprese Liguria.
"La tenuta e la crescita dell’artigianato - ha aggiunto il presidente della Regione - sono anche frutto degli interventi messi in campo da Regione Liguria per venire incontro alle imprese liguri e i risultati non si sono fatti attendere, soprattutto a Savona e Imperia, le province che hanno fatto registrare un saldo positivo più marcato".
"Sostenere l’artigianato, significa promuovere l'identità ligure. Regione Liguria lo ha fatto con una misura innovativa nella gestione dei fondi europei, che accompagna, con una dotazione mai vista prima per il settore (10,9 milioni di euro), gli investimenti diretti all’avvio dell’impresa, allo sviluppo dell’attività e alla penetrazione in nuovi mercati - ha sottolineato l’assessore regionale allo Sviluppo economico Andrea Benveduti -. E, a quasi un anno dall’apertura della Cassa Artigiana, i frutti si vedono, con numeri che, a conclusione del primo trimestre, proiettano la Liguria tra le uniche regioni in Italia a mantenere un saldo positivo in termini di iscrizioni. Il nostro supporto non finisce qui, allargheremo presto con un provvedimento di giunta il regolamento di questo importante strumento con un contributo in conto capitale del 60% rivolto ai giovani e ai neo imprenditori".
"I dati confortanti forniti da Confartigianato, che certificano la Liguria come una delle pochissime regioni italiane in cui l'artigianato nel primo trimestre del 2022 ha avuto un segno positivo, confermano la dinamicità delle nostre imprese immediatamente pronte a ripartire dopo la pandemia - ha detto ancora l’assessore regionale al Lavoro, Gianni Berrino - . Da segnalare inoltre che i dati positivi non riguardano solo la produzione ma anche l'occupazione: gli artigiani, infatti, si confermano ancora una volta come categoria che da sempre crea posti di lavoro".
Liguria in testa con un andamento positivo mentre quello nazionale peggiora: nel trimestre gennaio-marzo 2022 l'artigianato italiano ha perso 931 microimprese (29.198 aperture e 30.129 chiusure d'attività). Il calo è dello 0,07%, su un totale di circa 1 milione e 284 mila microimprese. Risulta comunque in miglioramento rispetto al -0,23% registrato nello stesso periodo del 2021.
Nel dettaglio, per le province, Genova chiude il primo trimestre quasi invariata (-0,05%), un andamento frutto di 549 chiusure e 538 aperture di attività (11 unità in meno sulle 22.328 microimprese totali). Il trend risulta in lieve miglioramento rispetto a quello registrato nello stesso periodo del 2021 (-0,10%). Nel dettaglio dei settori, si contano 46 nuove realtà nelle costruzioni (299 chiusure e 345 aperture) su un totale di 10.771 microimprese artigiane registrate (+0,4%), mentre il saldo è negativo di 28 unità artigiane nel manifatturiero (81 chiusure contro 53 aperture, -0,77%). Nel complesso il settore conta 3.601 realtà registrate.
IL COMMENTO
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