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Nel 2019, prima della pandemia, secondo le stime degli stessi commercianti, il giro d'affari dei saldi estivi aveva superato i 3,5 miliardi di euro mentre il lockdown aveva visto una spesa di soli 135 euro nel 2020, meno di 60 euro pro capite
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di Au. B.

GENOVA - Aumentano i soldi che le famiglie italiane spenderanno durante i saldi estivi. Mano al portafoglio per la giacca o l'accessorio scontato nonostante l'aumento dei prezzi causato dalla guerra in Ucraina e gli strascichi della pandemia da covid 19.

Secondo le stime dell'Ufficio Studi di Confcommercio, quest'anno, per l'acquisto di capi scontati, ogni famiglia spenderà in media 202 euro – pari a 88 euro pro capite - per un valore complessivo di 3,1 miliardi di euro. Un aumento importante rispetto a quello che si era stimato nel 2021, circa 171 euro a nucleo famigliare. Nel 2019, prima della pandemia, secondo le stime degli stessi commercianti, il giro d'affari dei saldi estivi aveva superato i 3,5 miliardi di euro mentre il lockdown aveva visto una spesa di soli 135 euro nel 2020, meno di 60 euro pro capite.

Il 2 luglio al via i saldi: due giorni di parcheggi gratis in centro a Genova-LA NOTIZIA

Secondo Confesercenti i saldi si confermano sempre più multicanale, con offerte online e 'offline'. Ma i punti vendita fisici, che quest'anno tornano dopo più di due anni senza restrizioni, rimangono ancora i preferiti: il 64% acquisterà almeno un prodotto in un centro commerciale, il 55% in un negozio di prossimità, il 36% in una grande catena. Il 48% si rivolgerà invece a un sito o una app di e-commerce, mentre il 37% acquisterà online direttamente dal produttore.

Proprio per questo Manuela Carena, vice presidente di Federmoda Confcommercio Genova, ha fatto un appello ai liguri che vogliono approfittare degli sconti per rinnovare l'armadio o per chi è in cerca di un'occasione vantaggiosa per acquistare a buon prezzo la borsa adocchiata qualche mese prima ma troppo costosa (LEGGI QUI). "Teniamo ancora come tessuto commerciale ma la situazione è comunque grave".

"Non siamo ancora usciti dalla pandemia, i costi dell'energia sono aumentati e le date dei saldi sono ancora sbagliate. Nonostante questi aumenti, che sono avvenuti in ogni passaggio della filiera, noi commercianti non abbiamo ancora fatto ricadere questi aumenti sul cliente ma iniziare i saldi in piena stagione non è davvero il massimo. Noi però ci siamo, e invitiamo i genovesi a scegliere il piccolo negozio di vicinato per trovare l'occasione". 

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