Sono dieci i senza dimora morti a Genova nel 2021. Li ha commemorati la Comunità di Sant'Egidio in una messa celebrata nella basilica dell'Annunziata del Vastato, rito religioso dedicato da vent'anni alla memoria di Pietro Magliocco, che dormiva nella stazione di Sampierdarena e morì di polmonite nel 1993 a 57 anni.
In chiesa presenti i volontari, anche molto giovani, e moltissimi dei senza dimora genovesi. Don Maurizio Scala, coordinatore del servizio per strada di Sant'Egidio ha presieduto la liturgia. "Le persone che ricordiamo - ha detto - sono morte per la durezza della vita, ma anche per la durezza della nostra città che spesso non sa fermarsi con chi ha bisogno. Ma questo tempo di pandemia, che spinge a chiudersi, isolarsi, a tenere gli altri lontani, ci ha mostrato anche che non c'è gioia da soli". Durante la celebrazione i volontari hanno ricordato decine di donne e uomini morti per le strade di Genova, spesso molto giovani perché l'aspettativa di vita di un senza dimora è ridotta di vent'anni. Silvio ha vissuto 25 anni per strada e la sua salute ha avuto un crollo proprio quando Sant'Egidio era riuscito a trovargli una sistemazione, Pavel, che dormiva nel gabbiotto della fermata del bus davanti all'ospedale Galliera, è morto a 35 anni per un problema cardiaco.
IL COMMENTO
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