Capodanno in Liguria sì, ma i turisti non si sono fermati a lungo: le presenze infatti oscillano tra una o massimo due notti per chi ha scelto la Liguria per chiudere il 2024 e accogliere il 2025. Un trend che era atteso - commentano gli albergatori - e che dunque rispetta le aspettative in una stagione in cui la crisi si fa sentire, non solo per i turisti italiani ma anche per i tedeschi e gli inglesi. "Che sia un anno di ripartenza", è l'auspicio per questo 2025.
Alberghi riempiti all'ultimo
"Un Capodanno che è andato come ci aspettavamo - commenta a Primocanale Fabio Raimondo - Abbiamo visto gli alberghi riempirsi all'ultimo, con prese d'assalto dell'ultimo minuto per prenotare la notte da festeggiare fuori casa da parte del mercato italiano. Ci aspettiamo qualche arrivo per il ponte dell'Epifania, dunque non possiamo dire che sia stato negativo".
Una notte e mezzo o due notti è la media, non dunque le 3-4 notti che sarebbero state perfette per godersi la Liguria nel corso di una settimana, l'ultima dell'anno, in cui il sole ha regalato meravigliose giornate. Ma la spesa in un momento difficile non permette di allungare la vacanza per gli italiani.
Bene la costa e i trekking all'interno
La costa - per i suoi eventi e i suoi spazi - è stata quella più ambita ma nei giorni di bel tempo anche l'entroterra è stato scelto per escursioni ed enogastronomia. "Il mercato giovanile ha fatto il suo ingresso prepotentemente", commenta Raimondo, "grazie agli eventi che si sono susseguiti mettendo sempre al centro il divertimento". Dall'aperitivo al veglione finale, molte località hanno infatti organizzato spettacoli e abbellito il territorio per le feste con decorazioni e non solo.
Se le aspettative sono state rispettate, resta un dato inconfutabile: molti alberghi in questo periodo sono chiusi nella nostra regione. Le strutture apriranno non prima della metà di marzo per far ripartire il mercato straniero.
L'auspicio degli albergatori per il 2025
E se chiediamo agli albergatori cosa ci si aspetta da questo 2024, le idee sono molto chiare: "Rimettersi subito a lavorare con istituzioni e associazioni per affrontare la nuova sfida del turismo", commenta Raimondo. "Abbiamo diversi mercati di riferimento per la nostra regione che sono in crisi: quello tedesco e quello inglese e soprattutto il mercato interno. Oggi dobbiamo lavorare per cercare di continuare in questo trend positivo iniziato nel post covid, ma anche guardare con attenzione alle piccole crisi che si stanno verificando nello sviluppare la tattica ricettiva. Offrire nuovi servizi, ristrutturare, creare nuovi approcci al turismo che sta cambiando. Che sia un anno di partenza", conclude il presidente dei giovani albergatori.
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IL COMMENTO
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