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di Eva Perasso

Due giorni all'alba e la scuola anche quest'anno è finita, terzo anno scolastico dell'epoca di pandemia da covid. Restano gli esami - di terza media e di maturità - che nel 2022 ritornano a vedere gli studenti solcare aule e corridoi degli istituti scolastici.

Con un grosso 'però' scritto sulle labbra degli studenti, peccato che i loro dubbi, quelli che non si possono dire e che restano sulla smorfia tra il naso e il mento, siano coperti ancora dalla mascherina. Così finiscono l'anno scolastico 2021/2022: mascherati, con il 'però' strozzato sotto qualche strato di tessuto colorato, poliestere e materiale filtrante.

Mentre tutto il mondo ne ha abolito l'obbligo, mentre l'Italia lentamente la accantona per promuovere comportamenti responsabili affidati ai singoli, le scuole continuano a dover far rispettare la regola della mascherina in classe a tutti, dai sei anni in su.
Non solo. Chi a giugno dovrà affrontare gli esami, nonostante l'obbligo sarà ormai decaduto dal 15 giugno anche al cinema e a teatro, si troverà ad affrontare prove scritte e orali mascherato.

Ho provato a spiegarlo a casa, ai miei figli, che le regole vanno rispettate, quando ho ascoltato i loro 'eh però...'. Ho enunciato loro le norme, cercando di essere convincente. In pizzeria possono andare senza mostrare green pass e mascherina; ad allenarsi possono entrare negli spogliatoi e sotto la doccia vicini; al mare dopo scuola possono mettersi insieme sull'asciugamano accanto agli amici, belli assiepati in questi giorni di solleone.

E tranquillamente possono andare alla festa di fine anno delle terze medie in discoteca, ammassati come acciughe del mar Cantrabico in scatola, bocconcini gustosi per il signor virus in agguato tra loro, tra i sudori e i primi ormoni in viaggio nelle danze tra maschi e femmine.

Ma a scuola no. Finiranno l'anno scolastico con la mascherina. Sei ore seduti senza potersi muovere, con la ricreazione al posto, per non superare la barriera spazio-temporale del metro di distanza. Verranno redarguiti ancora perché spostano la mascherina sotto alle narici in cerca di annusare il mondo fuori dalla finestra. E si presenteranno al loro esame di terza media con la maglietta stirata fresca di bucato, le unghie smangiucchiate, le occhiaie profonde e l'ansia dentro. Con la mascherina addosso naturalmente, e sulle labbra quel mezzo ghigno a forma di 'però'.

'Però mamma che senso ha?'. Non lo so ragazzi, non lo so.

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